Indicatore di legislatura: Carico dell'attività professionale e dei lavori domestici e familiari


Estratto dall’obiettivo 8occorre eliminare le disparità di trattamento basate sul sesso […]. A tale proposito istituiremo in particolare la parità salariale tra uomo e donna e miglioreremo ulteriormente la conciliabilità tra famiglia e professione.

Significato dell’indicatore: la possibilità di partecipare in modo paritario alla vita professionale e alla vita familiare è uno dei capisaldi della parità dei sessi. Per poter realizzare l'uguaglianza, le donne e gli uomini devono avere le stesse opportunità di conciliare vita privata e vita professionale. Questo può essere incoraggiato tra l’altro da condizioni favorevoli alla famiglia come le strutture di custodia extrafamiliare o dalla possibilità di esercitare un'attività a tempo parziale economicamente valida e fiscalmente interessante per entrambi i sessi. Accanto a questi fattori obiettivi, le differenze nella ripartizione del lavoro remunerato e dei lavori domestici e familiari non remunerati possono anche essere il risultato di scelte individuali.
L’indicatore presenta il numero di ore dedicate settimanalmente all'attività professionale e ai lavori domestici e familiari in base al sesso.

Obiettivo quantificabile: l’onere dovuto all’attività professionale e alle attività domestiche e familiari è ripartito più equamente fra i sessi.

Nel 2020 perdura l’onere ineguale dell’attività professionale e dei lavori domestici/familiari tra uomini e donne.
Le donne e gli uomini si assumono approssimativamente lo stesso carico di lavoro totale (complessivamente circa 50 ore a settimana). Nel 2020 le donne tra i 15 e i 64 anni lavoravano maggiormente per la casa e la famiglia (30 ore a settimana) rispetto agli uomini della stessa classe d’età (19 ore a settimana). La situazione è capovolta per quel che riguarda il lavoro remunerato (21 ore per le donne e 31 ore per gli uomini nel 2020). Le donne svolgono più spesso lavori domestici o familiari rispetto agli uomini, indipendentemente dal fatto che vivano in un’economia domestica composta da una coppia con o senza figli. Per entrambi i sessi, la presenza di figli nell’economia domestica genera un aumento del numero di ore dedicate ai lavori domestici o familiari. Tuttavia, tale aumento è maggiore per le donne che per gli uomini. In seguito ad un cambiamento delle modalità d'indagine della RIFOS avvenuto nel 2010, gli sviluppi intervenuti nell’intero periodo vanno interpretati con la dovuta cautela.

Modelli di attività professionale
Nelle economie domestiche composte da coppie con figli (entrambi i partner dai 25 ai 54 anni di età) spesso è la donna a ridurre il proprio grado di occupazione o a rinunciare del tutto (temporaneamente) all’attività professionale. Il modello più comune è quello in cui il padre svolge un’attività remunerata a tempo pieno e la madre una a tempo parziale: nel 2022, questa struttura si ritrovava infatti in un’economia domestica familiare su due con il figlio più giovane al di sotto dei 13 anni. Solo nel 7% delle economie domestiche composte da coppie (con o senza figli) entrambi i partner lavoravano a tempo parziale.

Ripartizione dei lavori domestici
Nel 2018, in due terzi delle economie domestiche composte da coppie (entrambi i partner dai 25 ai 54 anni di età) con figli di età inferiore a 13 anni, i lavori domestici erano svolti principalmente dalle donne. In tutte le economie domestiche composte da coppie con figli,  la responsabilità della donna per i lavori domestici è diminuita a favore della responsabilità condivisa.

Contributo al reddito da lavoro dell’economia domestica
Nelle economie domestiche composte da una coppia con figli, nel 2021 le donne contribuivano in media nella misura di poco più di un quarto al reddito da lavoro annuale e gli uomini nella misura di circa due terzi, mentre il resto del reddito proveniva da altri membri dell’economia domestica. Più alto è il numero di figli che vive nell’economia domestica e più questo disequilibrio diventa marcato. Nelle coppie senza figli il contributo della donna al reddito da lavoro complessivo era del 42%.


Tabelle

Metodologia

Questo indicatore presenta il numero di ore medie settimanali dedicate ai lavori domestici e familiari (senza prendere in considerazione le attività di volontariato) e all'attività professionale per le donne e gli uomini in età lavorativa (1997-2007: tra i 15 e i 63 anni per le donne e tra i 15 e i 64 anni per gli uomini; dal 2010 tra i 15 e i 64 anni per le donne e gli uomini). I dati sono raccolti e pubblicati ogni 3-4 anni nell'ambito della Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS), modulo Lavoro non remunerato. Una revisione della rilevazione nel 2010 si è tradotta in un’interruzione della serie temporale.

Definizioni

Lavori domestici e famigliari
Lavori non remunerati in seno alla propria economia domestica, come cucinare, lavare le stoviglie, pulire, fare il bucato, fare la spesa, svolgere attività manuali, curare gli animali o il giardino, svolgere lavori amministrativi per l’economia domestica, curare i figli o assistere gli adulti bisognosi cure.

Fonti

Rilevazione

Contatto

Ufficio federale di statistica Sezione Ambiente, sviluppo sostenibile, territorio
Espace de l'Europe 10
CH-2010 Neuchâtel
Svizzera

Contatto

https://www.bfs.admin.ch/content/bfs/it/home/statistiche/temi-trasversali/monitoraggio-programma-legislatura/indicatori/carico-attivita-professionale-lavori-domestici.html