Indicatore di legislatura: Tasso di attività professionale delle donne
Estratto dall’obiettivo 3: intendiamo far fronte alle ricadute negative del cambiamento strutturale promuovendo il potenziale della manodopera indigena, segnatamente attraverso iniziative di formazione continua e di riqualificazione di coloro che esercitano un’attività lucrativa, l’attuazione della parità uomo-donna e una migliore integrazione dei disoccupati.
Significato dell’indicatore: per poter sfruttare il potenziale di manodopera disponibile, la Svizzera deve sforzarsi di integrare maggiormente le donne nel mercato del lavoro, in modo da poter attivare e impiegare in modo produttivo il capitale umano inutilizzato.
L’indicatore descrive il tasso di attività professionale delle donne tra i 15 e i 64 anni nel secondo trimestre dell’anno. Per tener conto dell’occupazione a tempo parziale, l’indicatore mostra il tasso di attività professionale delle donne in equivalenti a tempo pieno. L’indicatore rispecchia l’integrazione delle donne nel mercato del lavoro e fornisce indicazioni sulla misura in cui le donne costituiscono l’offerta di lavoro.
Obiettivo quantificabile: il potenziale della manodopera interna è sfruttato meglio. Il tasso di attività professionale delle donne con un’attività lucrativa aumenta e sale l’età media all’uscita dal mercato del lavoro.
Nel 2022 il tasso di attività professionale delle donne in equivalenti a tempo pieno è stato del 59,7%.
Il tasso di attività delle donne tra i 15 e i 64 anni espresso in equivalenti a tempo pieno aumenta globalmente dalla fine degli anni Novanta. Nel secondo trimestre del 2022 era del 59,7%. Emerge una leggera differenza tra le donne straniere e le donne svizzere, che presentano un tasso di attività inferiore. Il tasso di attività in equivalenti a tempo pieno è più elevato tra gli uomini (83,2% nel secondo trimestre del 2022) che tra le donne.
Occupazione a tempo parziale
Se non espresso in equivalenti a tempo pieno, il tasso di attività risulta più elevato, sia per le donne (79%) sia per gli uomini (86,6%). Per le donne la differenza è maggiore: questo dato rispecchia in particolare il fatto che le donne lavorano più spesso a tempo parziale rispetto agli uomini.
Differenziazione a seconda del tipo di famiglia
La presenza di uno o più figli nell’economia domestica determina spesso nelle donne l’interruzione o una diminuzione significativa dell’attività professionale. Nel 2021, nelle economie domestiche con almeno un figlio di età inferiore ai 7 anni, il tasso di attività delle donne in equivalenti a tempo pieno ammontava in media al 45,7%. Nelle economie domestiche dove il figlio più giovane aveva un’età compresa tra i 7 e i 14 anni questo valore era del 57,7%, mentre corrispondeva al 63,8% in quelle senza figli di età inferiore ai 15 anni. Il tasso di attività delle donne tende quindi ad aumentare con l’età dei figli.
Differenziazione a seconda del livello di formazione
Il tasso di attività delle donne in equivalenti a tempo pieno aumenta anche in relazione al livello di formazione. Nel 2021 le donne aventi una formazione di grado terziario presentavano in genere un tasso di attività più elevato (69,7%) rispetto a quelle con un ciclo di studi di grado secondario II (58,3%) o senza una formazione post-obbligatoria (46,2%).