Indicatore di legislatura: Rinuncia a prestazioni mediche o dentistiche necessarie per motivi finanziari
Estratto dall’obiettivo 10: occorre garantire che il sistema sanitario svizzero continui a essere stabilmente finanziabile con un livello di prestazioni elevato.
Significato dell’indicatore: l’accesso all’assistenza sanitaria deve essere garantito a tutti i gruppi di popolazione. Il ricorso a prestazioni mediche può essere inibito in particolare da fattori finanziari, come un’elevata partecipazione ai costi a carico dei pazienti, che possono anche portare a rinunciare alla prestazione. La rinuncia alle prestazioni di cure dentistiche assume un ruolo particolare, dal momento che di norma, a differenza dell’assistenza medica di base, i relativi costi non sono coperti dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie.
L’indicatore mostra la percentuale della popolazione residente permanente dai 16 anni in su che rinuncia a prestazioni mediche o dentistiche necessarie per motivi finanziari. Sono considerate le persone il cui reddito equivalente disponibile rientra nel 20 per cento inferiore, ossia nel primo quintile della distribuzione dei redditi.
Obiettivo quantificabile: tutti possono accedere all’assistenza sanitaria. La percentuale di coloro che rinunciano a farsi curare per motivi finanziari non è in aumento.
Nel 2021 il 5,1% della popolazione della classe di reddito inferiore non è ricorsa ad una visita medica o dentistica per motivi finanziari.
Tra il 2007 e il 2013, la percentuale della popolazione residente nella classe di reddito inferiore che rinuncia a una visita medica o dentistica per motivi finanziari è passata dall’8,3% all’11,5%. Dopo una revisione nel 2015, la quota era pari al 6,1% ed infine è scesa al 5,1% nel 2021.
Confronto con la popolazione complessiva
La percentuale della popolazione totale che rinuncia a visite mediche o dentistiche è invece inferiore: tra il 2007 e il 2014 si è aggirata attorno al 5% e, dopo la revisione nel 2015, si attestava attorno al 3% per raggiungere infine il 2,8% nel 2021.
Differenza tra prestazioni mediche e dentistiche
In generale, per motivi finanziari si rinuncia soprattutto alle visite dentistiche: nel 2021 la quota della popolazione appartenente alla fascia di reddito più bassa che non si reca dal dentista era del 4,6%. Questa quota è invece stata del 0,7% per le prestazioni mediche. Si riscontra tale differenza anche per quanto concerne la popolazione complessiva (nel 2021: il 2,5% per le prestazioni odontoiatriche e lo 0,5% per quelle mediche). Uno dei motivi è che le prestazioni odontoiatriche non sono generalmente coperte dall'assicurazione malattie obbligatoria.
Differenze secondo lo statuto migratorio
Anche la popolazione con un passato migratorio rinuncia più spesso alle prestazioni odontoiatriche che a quelle mediche. Nel 2021, il 3,9% della popolazione con un passato migratorio non ha fatto ricorso alle prestazioni odontoiatriche per motivi economici, nonostante fosse necessario. Si tratta di una quota di più del doppio rispetto alla popolazione senza un passato migratorio (1,5%). Questa differenza è simile nell’ambito delle rinunce alle prestazioni mediche: in questo caso lo 0,7% della popolazione con passato migratorio e lo 0,4% di quella senza passato migratorio rinuncia alle prestazioni di cura necessarie per motivi finanziari. Le differenze tra la popolazione con e senza passato migratorio sono in parte spiegate dalle differenze di reddito dei due gruppi.