Indicatore di legislatura: Costi del sistema sanitario in percentuale del PIL
Estratto dall’obiettivo 10: anche in futuro lo sviluppo demografico e il progresso medico-tecnico in Svizzera comporteranno un costante aumento dei costi del sistema sanitario, che tuttavia è da attribuirsi anche al maggior volume delle prestazioni difficilmente motivabile sul piano medico. Occorre garantire che il sistema sanitario svizzero continui a essere stabilmente finanziabile con un livello di prestazioni elevato.
Significato dell’indicatore: le condizioni di salute influiscono sulla qualità di vita delle persone e rappresentano un fattore importante per la capacità economica di un Paese. Il compito della sanità pubblica è contribuire al mantenimento dello stato di salute della popolazione e curare nella misura del possibile gli ammalati o le vittime di infortuni.
L’indicatore illustra quanto la società spende per il proprio sistema sanitario, senza tuttavia fare riferimento a disuguaglianze negli oneri che gravano sulle economie domestiche, nella ripartizione delle risorse o all’efficienza con cui vengono utilizzate.
I costi della sanità pubblica vengono indicati in percentuale rispetto al prodotto interno lordo (PIL).
Obiettivo quantificabile: l’aumento della spesa sanitaria non è superiore a quello della legislatura 2015–2019.
Dal 1990 i costi della sanità pubblica sono aumentati e nel 2020 ammontavano all’11,8% del PIL.
Il rapporto tra i costi della sanità pubblica e il PIL è aumentato fino al 2004, anno in cui si è attestato al 10,2%. Dal 2004 al 2007, a causa della crescita economica, tale rapporto ha subìto una leggera flessione per poi aumentare di nuovo. Nel 2020 questi costi hanno rappresentato l’11,8% del PIL. In valore assoluto, i costi sono ammontati a 83,3 miliardi di franchi.
Differenziazione a seconda del fornitore di prestazioni
Nel 2020 oltre la metà dei costi per beni e prestazioni del sistema sanitario era imputabile agli ospedali (37,1%), alle case di cura (12,9%) e agli altri istituti medico-sociali (3,8%). Gli studi medici, gli studi medico-dentistici e altri fornitori di cure ambulatoriali e sussidiarie generavano complessivamente il 28,7% dei costi, il commercio al dettaglio (importazioni comprese) il 9,5%. Le spese per l’amministrazione e la prevenzione da parte dello Stato, degli assicuratori e di altre organizzazioni ammontavano al 7,7%.
Differenziazione a seconda della prestazione
Se si considerano i costi del sistema sanitario non secondo i fornitori di prestazioni ma secondo le prestazioni, si osserva che nel 2020 circa un quinto dei costi è confluito nei trattamenti curativi stazionari e altrettanto nelle cure di lunga durata, circa un quarto nei trattamenti curativi ambulatoriali e circa un sesto nella vendita di beni per la salute. Tra il 2019 e il 2020, i costi per i trattamenti curativi stazionari sono aumentati del 3,1%, mentre quelli per le cure di lungodegenza sono aumentati del 2,6%. Per i trattamenti curativi ambulatoriali si è registrato un aumento dei costi del 6,8%.
Confronto internazionale
Nel 2020 la Svizzera, che nel confronto internazionale possiede un sistema sanitario caro rispetto al PIL, si situava al sesto posto in una classifica che vede gli USA in testa, seguiti dal Canada, dalla Germania, dalla Francia e dal Regno Unito.