Le informazioni riguardanti le pene, le misure e la carcerazione preventiva sono disponibili dal 1984.
Le pene previste per gli adulti sono: pena privativa della libertà, pena pecuniaria, lavoro di pubblica utilità e multa. Le misure che si possono infliggere sono: internamento e trattamento stazionario o ambulatoriale di disturbi psichici o dipendenze. Per i giovani adulti che al momento della perpetrazione del reato avevano fino a 25 anni il diritto penale prevede la possibilità di collocamento in un istituto per giovani adulti.
Sanzione principale, misure e detenzione preventiva 2021 - 2022
Adulti1
2021
2022
Totale condanne con sanzione principale2
99 840
103 156
Pena detentiva
14 332
14 523
senza condizionale
7 516
7 254
con condizionale parziale
788
671
con condizionale
6 028
6 598
Pena pecuniaria
85 238
88 354
senza condizionale
16 784
16 785
con condizionale
68 454
71 569
Solo multa
116
127
Solo misura
81
74
Sentenze con carcerazione preventiva
18 046
19 456
di cui fino a 2 giorni
13 382
15 045
Totale sentenze con misura
493
485
internamento
5
2
misura stazionaria
209
239
misura ambulatoriale
291
248
Totale espulsione
2 123
1 945
¹ Per gli adulti, si considerano solo i crimini e i delitti perché le contravvenzioni sono iscritte nel casellario giudiziale solo in casi eccezionali. ² Per ogni sentenza è stabilita una sanzione principale e solo questa è riportata nella tabella. Per questo è stata predisposta una gerarchia delle sanzioni a seconda del grado di gravità ed è stata considerata sempre solo la sanzione più dura. Per gli adulti la pena detentiva è considerata come la pena più dura, seguita dalla pena pecuniaria, dallavoro di pubblica utilità, dalla multa e dalla misura.
Fonte: Statistica delle condanne penali (SUS), stato del casellario giudiziale: 31.08.2023
Impatto delle riforme del diritto sanzionatorio sulla prassi
Il sistema sanzionatorio ha subito profonde riforme negli ultimi decenni. L'obiettivo della riforma del 2007 era quello di ridurre le pene detentive inferiori a 6 mesi (con condizionale e senza condizionale). Esse dovevano essere sostituite da pene pecuniarie e lavori di pubblica utilità. La nuova riforma del 2018, invece, ha reintrodotto completamente le pene detentive brevi. In una pubblicazione, l'UST ha valutato se gli obiettivi fissati dal legislatore sono stati raggiunti, analizzando l'impatto di queste riforme sulla pratica giudiziaria e sull'esecuzione delle pene.
L'obiettivo del legislatore di ridurre le pene detentive brevi è stato pienamente raggiunto nel 2007, poiché sono passate da ben 52 000 nel 2006 a meno di 4 000 nel 2007. Sono state sostituite principalmente dalla pena pecuniaria (con la condizionale).
Per quanto riguarda le pene detentive brevi con la condizionale, il numero è rimasto costante tra il 2007 e il 2017. La situazione è diversa per le pene detentive brevi senza condizionale, che hanno subito forti oscillazioni tra il 2007 e il 2017. Dopo un forte calo - subito dopo la riforma del 2007 - i numeri sono tornati a crescere molto rapidamente. Da 11 515 condanne a pene detentive senza condizionale inferiori a 6 mesi nel 2006, le cifre sono scese a 3 649 l'anno successivo, per poi risalire a 9 224 nel 2013. Tuttavia, questo non ha significato un ritorno al vecchio sistema (cioè al sistema precedente alla riforma del 2007), ma può essere spiegato con il forte aumento dei condannati senza permesso B o C all'inizio degli anni 2010. Le pene pecuniarie e i lavori di pubblica utilità non sempre potevano essere eseguiti per questo gruppo di popolazione e quindi spesso non venivano pronunciati affatto. Con il calo di questo tipo di criminalità, sono state pronunciate di nuovo meno pene detentive brevi senza condizionale.
Tuttavia, la riforma ha avuto un'influenza molto modesta sul numero di detenuti che entrano in carcere. L'auspicato alleggerimento del sistema carcerario non si è concretizzato nonostante la spettacolare diminuzione delle pene detentive brevi senza condizionale. Anche se dal 2007 in poi molte persone sono state condannate a una pena pecuniaria, alla fine la pena è stata eseguita in un istituto per l’esecuzione delle pene perché la pena pecuniaria non è stata pagata.
La nuova riforma del sistema sanzionatorio del 2018, che ha consentito il ritorno integrale delle pene detentive brevi (con o senza condizionale), ha invece influito molto meno sul tipo di sanzione. Sebbene le pene detentive brevi con la condizionale siano di nuovo in aumento, sono molto meno numerose rispetto a prima della riforma del 2007 (40 682 nel 2006 contro 874 nel 2022).
Anche nel caso delle pene detentive brevi senza condizionale, l'influenza della riforma è molto ridotta. Solo tra gli svizzeri si registra un aumento delle condanne a pene detentive brevi senza condizionale. Tuttavia, ciò è dovuto al fatto che il lavoro di pubblica utilità come pena è stato abolito come parte della riforma nel 2018. Gli svizzeri, che avevano spesso beneficiato di questo tipo di sanzione tra il 2007 e il 2017, sono stati successivamente puniti sempre più spesso con pene detentive brevi senza condizionale.
Pubblicazione da scaricare in tedesco o in francese
Espulsione all'art. 66a CP
La statistica delle condanne penali dell’Ufficio federale di statistica (UST) si basa sulle condanne passate in giudicato registrate nel casellario giudiziale centrale svizzero (VOSTRA). L’espulsione viene registrata in VOSTRA insieme alle altre sanzioni (pene e misure) ed è quindi parte integrante della statistica delle condanne penali.
A partire da tali dati è stata creata una tabella contenente le espulsioni pronunciate, con in particolare indicazioni sul tipo e sulla durata delle espulsioni e sulle caratteristiche delle persone condannate (sesso, età, statuto di soggiorno).
L’UST ha elaborato un metodo per calcolare il tasso di applicazione dell’espulsione obbligatoria. Per tutte le condanne per un reato di cui all’articolo 66a CP nell’ambito delle quali deve essere ordinata un'espulsione obbligatoria viene specificato se questa è stata effettivamente ordinata o meno. Dal 2019 questo è possibile per tutti i reati elencati nel catalogo di cui all’articolo 66a CP. I tassi di applicazione sono ordinati in base alle caratteristiche delle persone e delle condanne. Vi sono a disposizione anche dati cantonali.
Sulla base dei dati dal 2017 in poi sono state elaborate una pubblicazione per il calcolo dei tassi di applicazione e un’analisi dei fattori che possono aumentare il rischio di espulsione.
Pubblicazione da scaricare in tedesco o in francese
Dal 2021, sono disponibili dati sull’applicazione della clausola di rigore.
Dal 2017 sono disponibili dati sulle nazionalità delle persone condannate all’espulsione.
La collezione di dati dell'Ufficio federale di statistica inerente alle condanne di minori e di adulti si basa sugli estratti delle condanne iscritte nel casellario giudiziale, gestito centralmente. Questa statistica viene prodotta dal 1946, in parte con dati dal 1936. Per gli anni precedenti il 1984, i risultati statistici sono disponibili sotto forma di tabelle che possono essere consultate online o scaricate.
Il seguito della serie temporale delle condanne di minori pronunciate tra il 1984 e il 1998 è consultabile nella rubrica intitolata "Dati storici sui minorenni 1984-1998".
Dal 1999 i dati dettagliati riguardanti i minorenni sono disponibili sul portale statistico. Per gli adulti i dati dettagliati delle condanne sono disponibili dal 1984.
I dati delle condanne penali non possono essere confrontati direttamente né tra loro, né con quelli contenuti nell'attuale collezione di dati, ma vanno dapprima armonizzati e poi messi in relazione ai dati della popolazione.
Le pagine in italiano offrono un contenuto ridotto. Per un'informazione più completa si prega di consultare le pagine in tedesco o francese (cfr. link qui sopra).