Indicatore di legislatura: Adeguatezza fra il livello di formazione e l'attività esercitata
Estratto dall’obiettivo 14: il nostro Collegio intende sfruttare nel migliore dei modi il potenziale economico e sociale della migrazione e al contempo affrontare attivamente le sfide che ne derivano. A tal fine è necessario gestire la migrazione, qualora il potenziale della manodopera indigena non venga sufficientemente utilizzato, e creare le premesse per un’efficace integrazione degli immigrati sul piano professionale e sociale.
Significato dell’indicatore: in base alla legislazione svizzera, l’integrazione deve consentire agli stranieri che soggiornano legalmente e a lungo termine nel Paese di partecipare alla vita economica, sociale e culturale. L’attività lavorativa è la premessa per provvedere al proprio sostentamento nonché un fattore importante per una partecipazione attiva alla società. Le persone con alle spalle un’esperienza di migrazione che hanno completato una formazione ma non hanno modo di sfruttare le loro qualifiche professionali rappresentano un potenziale di manodopera inutilizzato. Nell’ambito dell’integrazione sul mercato del lavoro, spesso per le persone con un passato migratorio è tuttavia difficile trovare un posto di lavoro corrispondente al livello di requisiti della propria formazione. Ciò vale in particolare per le persone con una formazione terziaria, se le qualifiche acquisite nel Paese di origine non sono riconosciute in Svizzera.
L’indicatore mostra la quota di dipendenti con una formazione terziaria che non hanno bisogno di tale formazione per l’attività che esercitano, suddivisi secondo lo statuto migratorio. Fornisce quindi indicazioni sulle divergenze fra il livello di formazione e l’attività esercitata.
Obiettivo quantificabile: è promossa l’integrazione economica e sociale di persone con alle spalle un’esperienza di migrazione.
Nel 2021 la quota dei dipendenti sovraqualificati era più elevata tra le persone con passato migratorio rispetto a quelle senza passato migratorio.
Nel 2021, in Svizzera complessivamente il 18,3% dei lavoratori in possesso di un diploma di livello terziario esercitava una professione per cui non era richiesta tale formazione. Le persone senza passato migratorio sono interessate da questo fenomeno più raramente rispetto a quelle con passato migratorio: nel 2021 era sovraqualificato per la propria attività il 15,6% dei dipendenti senza passato migratorio contro il 21,1% di quelli con passato migratorio. Le persone con passato migratorio della prima generazione risultano tendenzialmente più spesso sovraqualificate rispetto a quelle della seconda generazione e oltre.
Posti di lavoro con salari bassi
Rispetto alle persone senza passato migratorio, quelle che ne hanno uno non solo sono più spesso sovraqualificate, ma percepiscono più spesso anche salari più bassi. Nel 2019 il salario del 20,3% di tutti i lavoratori con questo profilo in Svizzera ammontava a meno di due terzi di quello mediano. Nel caso dei lavoratori senza passato migratorio questa quota scendeva al 13,3%. Con l’aumentare del livello di formazione, la quota dei salari bassi diminuiva indipendentemente dallo statuto migratorio.
Persone disoccupate con un diploma terziario
Differenze connesse allo statuto migratorio emergono anche se si considerano le persone disoccupate con un diploma terziario: nel 2021 il tasso di disoccupazione ai sensi dell’ILO relativo alla popolazione avente una formazione terziaria e un passato migratorio era di circa tre volte superiore a quello delle persone senza passato migratorio.
Disoccupazione e conoscenze linguistiche lacunose
Conoscenze linguistiche lacunose possono rendere più difficile l’integrazione nel mercato del lavoro. Nel 2017 oltre la metà di tutte le persone disoccupate con passato migratorio ha ritenuto opportuno migliorare la propria conoscenza di una lingua nazionale per trovare un’occupazione adeguata. Questa necessità è stata rilevata solo in un terzo delle persone disoccupate senza un passato migratorio.