Nel 2023, l’8,3% dei dipendenti (escl. apprendisti/e) lavorava su chiamata. Questa forma di lavoro era maggiormente diffusa tra le persone occupate in età di pensionamento e tra quelle di età compresa tra i 15 e i 24 anni (risp. il 25,4 e il 16,1%). Le donne lavoravano su chiamata un po’ più spesso rispetto agli uomini (il 9,9 contro il 6,7%).
Poco meno di una persona occupata su quattro (escl. apprendisti/e) lavorava regolarmente di sabato e una su sei lavorava regolarmente di domenica (risp. il 26,5 e il 15,8%). Il lavoro nel fine settimana era spesso svolto da persone in età di pensionamento (sabato: 33,9%; domenica: 20,7%) e da persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni (sabato: 35,1%; domenica: 21,1%). Le donne lavoravano nel fine settimana più spesso degli uomini (sabato: il 29,6 contro il 23,8%; domenica: il 17,4 contro il 14,5%).
Inoltre, il 16,4% delle persone occupate (escl. apprendisti/e) lavorava regolarmente di sera, cioè tra le 19.00 e mezzanotte, mentre il 5,6% lavorava regolarmente di notte, cioè tra mezzanotte e le 6.00. Sebbene le donne lavorassero leggermente più spesso la sera (il 17,2 contro il 15,7% degli uomini), per il lavoro notturno la situazione era invertita (il 6,1% degli uomini contro il 5,0% delle donne).
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