Il fatto di percepire prestazioni dai tre pilastri della previdenza per la vecchiaia non incide sul calcolo di questo indicatore. Inoltre, l’indicatore non considera in prepensionamento nemmeno le persone che hanno ripreso l’attività professionale dopo un pensionamento anticipato. In questo senso si tratta di un approccio nell’ottica del «mercato del lavoro» e non della «previdenza professionale». Il tasso di prepensionamento è calcolato dividendo il numero di persone in prepensionamento per il numero di persone che hanno esercitato un’attività professionale almeno fino ai 50 anni.
Nel periodo 2018-2020 il tasso di prepensionamento a un anno dall’età ordinaria (legale) di pensionamento ammontava al 39% (a 64 anni) tra gli uomini e al 30,4% (a 63 anni) tra le donne. Questi tassi sono in calo rispetto al periodo 2006-2009 (47,1% per gli uomini di 64 anni; 43,2% per le donne di 63 anni).