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Statistica forestale svizzera 2022 Raccolta di legname svizzero in aumento del 4% nel 2022

19.07.2023 - Nel 2022 la raccolta di legname svizzero ha raggiunto i 5,2 milioni di metri cubi, pari a un aumento del 4% rispetto al 2021. L'incremento rilevato è stato considerevole per entrambi gli assortimenti più importanti: +4% per il legname in tronchi e +7% per il legame per la produzione di energia. La crisi energetica, la domanda di legname da costruzione e il conseguente aumento dei prezzi di vendita del legname hanno permesso di entrare in partita anche ai proprietari privati di boschi, poiché si sono trovati di fronte un mercato favorevole alla vendita di legame in tronchi e di quello per la produzione di energia. È quanto emerge dalla statistica forestale dell'Ufficio federale di statistica (UST) e dalla rete di aziende forestali (RAF) dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).

Prosegue lo sviluppo positivo della raccolta di legname svizzero: nel 2022 ne sono stati raccolti 5,2 milioni di metri cubi, pari a un aumento di 0,2 milioni di metri cubi (+4%) rispetto all'anno precedente. Si tratta del quarto aumento consecutivo dal 2018.

Nell'anno in esame, il volume di legname in tronchi («legno segato») si attestava a 2,6 milioni di metri cubi, il 4% in più rispetto al 2021, e costituiva circa la metà del legname raccolto. Facendo un confronto sul lungo periodo, la quota di legname in tronchi sull'insieme di quello raccolto è diminuita di circa 20 punti percentuali. Nel 2002, infatti, tale quota si aggirava ancora intorno al 70%. Nel 2022, in tutte le zone forestali è stato realizzato un raccolto leggermente superiore rispetto all'anno precedente; l'incremento maggiore è stato registrato nelle Alpi e nelle Prealpi, con un +8% in entrambi i casi.

Le conifere costituiscono due terzi del raccolto

Osservando più nel dettaglio i gruppi di tipi di legno si evince che nel 2022 nei boschi svizzeri sono stati raccolti circa 3,5 milioni di metri cubi di conifere e circa 1,7 milioni di metri cubi di latifoglie. I due terzi della raccolta di legname (67%) erano costituiti quindi da conifere e un terzo (33%) da latifoglie. Questa proporzione è rimasta praticamente invariata rispetto all'anno precedente (risp. 69 e 31%). In confronto al 2021, il volume del legname di conifere è rimasto relativamente stabile, mentre quello di latifoglie è aumentato dell'11%. Un buon 60% del legname di conifere è stato raccolto nell'Altopiano (32%) e nelle Prealpi (28%), mentre quello di latifoglie principalmente nell'Altopiano (46%) e nel Giura (30%). Quasi i tre quarti del legname di latifoglie (74%) sono stati utilizzati per la produzione di energia. 

Il volume del legname industriale è diminuito notevolmente rispetto all'anno precedente (-12%) e, nell'anno in analisi, la sua quota sul totale del legname raccolto è scesa sotto la soglia del 10%. Questo sviluppo può in parte essere dovuto all'aumento della domanda di legname per la produzione di energia. 

Aumento del legname per la produzione di energia

Il legname per la produzione di energia ha acquisito importanza come mai prima d'ora: nel 2022 ne sono stati raccolti 2,1 milioni di metri cubi, pari a un aumento del 7% rispetto all'anno precedente. Questo tipo di legname è quindi diventato il secondo assortimento più importante e costituisce oltre il 40% del taglio complessivo. Negli ultimi 20 anni tale quota è pressoché raddoppiata. 

La crescente importanza del legname per la produzione di energia può essere ricondotta all'aumento del numero di impianti a combustione alimentati a legna, nonché alla crisi energetica. Nell'anno di riferimento, 1,3 milioni di metri cubi, ovvero il 62% del legname forestale per la produzione di energia, erano costituiti da legname a trucioli, quota che dal 2020 è in leggero calo. Il legname in pezzi sta guadagnando sempre più popolarità ed è in crescita costante dal 2020. Ciò può essere interpretato come risposta all'incertezza dell'approvvigionamento energetico e all'aumento dei prezzi dell'energia.

Prezzi del legname in aumento: un'opportunità per i proprietari privati di boschi

Nel 2022 l'area boschiva svizzera si estendeva per il 71% su terreni pubblici e per il 29% su terreni privati, analogamente all'anno precedente. La raccolta di legname su terreni privati è aumentata di 170 200 metri cubi (poco meno del +10%) rispetto al 2021, arrivando a 1,97 milioni di metri cubi. L'aumento dei prezzi del legname ha probabilmente svolto un ruolo importante per questo sviluppo. In particolare sono stati utilizzati gli assortimenti di legname in tronchi (+11%) e di legname per la produzione di energia (+12%). 

Nel 2022 la raccolta di legname in boschi privati è aumentata soprattutto nell'Altopiano (+70 000 metri cubi; +9%), seguito dalle Prealpi (+67 000 metri cubi; +11%) e dalle Alpi (+24 000 metri cubi; +21%). Le quantità di legname raccolte nei boschi pubblici sono invece rimaste praticamente invariate rispetto all'anno precedente. 

Situazione finanziaria delle aziende: deficit ancora presente

Le 649 aziende forestali attive in Svizzera nel 2022 hanno registrato entrate per 584 milioni di franchi e uscite pari a 602 milioni di franchi. Ciò si traduce in una perdita di circa 18 milioni di franchi in tutta la Svizzera, contro la perdita di 7 milioni di franchi registrata nel 2021 e quella di 44 milioni di franchi nel 2020. Le perdite sono state registrate sull'Altopiano, nelle Alpi e nelle Alpi meridionali. Per contro, i bilanci delle aziende forestali dell'Arco giurassiano e delle Prealpi sono stati soddisfacenti, con proventi complessivi pari rispettivamente a 4,4 e 2,4 milioni di franchi. 

Aziende della rete vicine al pareggio di bilancio

Per le aziende della rete di aziende forestali della Svizzera (RAF) le perdite relative alle attività nel loro complesso (sfruttamento forestale, produzione di beni materiali e fornitura di servizi) sono fortemente diminuite, passando da 29 franchi all'ettaro nel 2021 a 2 franchi all'ettaro nel 2022. La RAF è composta da 160 aziende forestali selezionate che tengono una contabilità analitica. 

Questo significativo miglioramento della situazione finanziaria delle aziende della rete è da ricondurre principalmente al calo delle perdite derivanti dallo sfruttamento forestale, passate da 33 franchi all'ettaro nel 2021 a 16 franchi all'ettaro nel 2022. Detto calo è stato possibile grazie all'aumento del ricavo medio derivante dalla vendita di legname, che è progredito di 10 franchi, passando a 79 franchi al metro cubo. I prezzi dei tronchi di conifere sono aumentati di 12 franchi, raggiungendo i 97 franchi al metro cubo.

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