Comunicato stampa

Statistica della ricettività turistica in dicembre e nel corso del 2016 Calo dei pernottamenti in Svizzera dello 0,3% nel 2016

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Record per il settore alberghiero svizzero nel 2023: superati i 41 milioni di pernottamenti

Neuchâtel, 21.02.2017 (UST) - Nel 2016 il settore alberghiero in Svizzera ha registrato 35,5 milioni di pernottamenti, ossia un calo moderato pari allo 0,3% (-96'000 pernottamenti) rispetto al 2015. I visitatori stranieri hanno invece dato luogo a 19,3 milioni di pernottamenti, ovvero l'1,5% in meno (-288'000). I pernottamenti degli ospiti indigeni (16,2 milioni), dal canto loro, progrediscono dell'1,2% (+192'000), presentando un risultato in aumento per il quarto anno consecutivo. Nel mese di dicembre 2016 sono stati contati 2,4 milioni di pernottamenti, un dato che segna un calo dello 0,8% (-19'000). È quanto emerge dai risultati definitivi dell'Ufficio federale di statistica (UST).

Primo semestre in calo; leggero aumento nel secondo semestre 2016

In sette mesi del 2016 sono stati osservati cali di pernottamenti, quelli più marcati durante il primo semestre. Il solo mese di gennaio, in particolare, presenta una flessione di 191'000 pernottamenti (-6,9%). Nel primo semestre sono stati registrate in totale 16,9 milioni di pernottamenti, ovvero una regressione dell'1,0% (-165'000 pernottamenti) rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre nel secondo semestre si è delineata un'evoluzione dei pernottamenti più contrastata. Alla fine i pernottamenti registrati tra luglio e dicembre sono stati 18,7 milioni, in leggero aumento (+70'000 pernottamenti; +0,4%) rispetto al secondo semestre del 2015.

Aumento della domanda indigena, inversione di tendenza per la domanda asiatica

Nel corso del 2016 la domanda indigena ha totalizzato 16,2 milioni di pernottamenti, pari a un aumento di 192'000 pernottamenti (+1,2%) rispetto all'anno precedente. La domanda degli ospiti stranieri presenta un calo di 288'000 unità (-1,5%), per un totale di 19,3 milioni di pernottamenti. Dopo vari anni di forti crescite, i visitatori dal continente asiatico hanno registrato un calo di 160'000 pernottamenti (-3,4%) rispetto al 2015. L'inversione di tendenza è da ricondurre al forte calo della clientela cinese (senza Hong Kong), che registra la contrazione maggiore (-248'000 pernottamenti; -18,0%) di tutti i Paesi di provenienza. Segue il Giappone con una flessione di 34'000 pernottamenti (-8,5%). Per contro, i Paesi del Golfo (+30'000 unità; +3,2%) e la Repubblica di Corea (+22'000; +7,1%) conoscono un aumento dei pernottamenti.

Nel 2016 il numero di pernottamenti del continente europeo (senza la Svizzera), in forte regressione dal 2009, ha accusato un nuovo calo (-172'000 unità; -1,5%). Tale flessione, tuttavia, è meno marcata di quelle osservate gli anni precedenti. Tra i Paesi di questo continente, il calo più sensibile in termini assoluti è stato quello della Germania, con 149'000 pernottamenti in meno (-3,9%), in costante diminuzione da otto anni consecutivi. La Russia (-46'000; -12,4%), il Belgio (-28'000; -4,9%), l'Italia

(-17'000; -1,8%), la Francia (-9800; -0,8%) e il Regno Unito (-7200; -0,4%) presentano a loro volta delle diminuzioni di pernottamenti. I Paesi Bassi (+530; +0,1%), dal canto loro, dopo vari anni in calo, fanno registrare un risultato stabile. La Spagna, invece, ha presentato un incremento di 22'000 pernottamenti (+5,6%).

L'evoluzione degli ospiti del continente americano prosegue al rialzo e vede i loro pernottamenti crescere di 68'000 unità (+2,8%). Con 96'000 pernottamenti in più (+5,5%), gli Stati Uniti hanno registrato l'aumento più marcato in termini assoluti di questo continente. I continenti africano e oceanico, infine, presentano flessioni rispettivamente di 24'000 (-7,9%) e 1600 pernottamenti (-0,5%).

Bilancio contrastato nelle regioni turistiche

Per quanto riguarda le regioni turistiche, nel 2016 sette su quattordici hanno registrato flessioni dei pernottamenti rispetto al 2015. Sono state le regioni di montagna a registrare le diminuzioni maggiori: in primo luogo l'Oberland bernese, dove è stato osservato un decremento di 91'000 pernottamenti (-2,4%). I Grigioni (-90'000 pernottamenti; -1,9%) e il Vallese (-70'000; -1,9%) seguono la stessa tendenza. Anche la regione Lucerna / Lago dei Quattro Cantoni presenta una delle diminuzione più sensibili, con 85'000 unità (-2,4%) in meno. La regione del Lemano (Vaud), invece, segna l'aumento più forte in termini assoluti con 121'000 pernottamenti supplementari, pari ad un incremento del 4,5%. Seguono il Ticino, (+100'000; +4,6%) e la Regione Berna (+22'000; +2,1%).

Stabile la durata di soggiorno

Nel 2016 la durata di soggiorno era di 2,0 notti, come nel 2015. I soggiorni degli ospiti stranieri, con una media di 2,1 notti, sono leggermente più lunghi di quelli degli ospiti svizzeri (2,0). Tra le regioni turistiche, i Grigioni presentano la durata più lunga, ovvero 2,7 notti, seguiti dal Vallese (2,4 notti). La durata più breve è stata segnalata nella Regione Friburgo, con 1,6 notti.

Tasso netto di occupazione delle camere

Nel 2016, il tasso netto di occupazione delle camere è stato del 51,3% contro il 51,5% nel 2015. Tra le regioni turistiche, Ginevra presenta il tasso più elevato, ovvero il 63,5%. Segue la Regione Zurigo con il 63,0%, mentre il tasso più basso è stato registrato nella Regione Giura & Tre laghi (38,4%).

Regressione dei pernottamenti nel mese di dicembre 2016

Nel dicembre 2016 sono stati contabilizzati 2,4 milioni di pernottamenti nel settore alberghiero, pari a un calo di 19'000 unità (-0,8%) rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. La domanda straniera ha totalizzato 1,3 milioni di pernottamenti, registrando un aumento di 7400 unità (+0,6%). Per gli ospiti indigeni sono stati rilevati 1,1 milioni di pernottamenti, il che corrisponde ad un calo di 26'000 unità (-2,3%).

Nel dicembre 2016, a registrare la più forte diminuzione in termini assoluti sono stati gli ospiti provenienti dalla Germania, con un calo di 10'000 pernottamenti (-3,8%) rispetto a dicembre 2015. Sono seguiti da quelli provenienti dal Regno Unito (-7900 pernottamenti; -5,8%), dall'Italia (-7800; -7,9%), dai Paesi Bassi (-7100 pernottamenti; -15,8%) e del Belgio (-5700; -13,0%). L'aumento assoluto più netto è invece riconducibile ai visitatori provenienti dagli Stati Uniti, con una progressione di 13'000 pernottamenti (+13,7%). Seguono gli ospiti provenienti dalla Spagna (+6200; +19,4%) e dall'India (+3600; +22,2%).

Per quanto riguarda le regioni turistiche, nel dicembre 2016 sette su quattordici hanno registrato delle flessioni rispetto allo stesso mese del 2015. A causa delle condizioni nevose poco favorevoli, le regioni di montagna presentano i cali più netti in termini assoluti. Per i Grigioni il calo è stato di 17'000 pernottamenti (-3,8%). Seguono l'Oberland bernese (-14'000 unità; -6,7%) e il Vallese, (-13'000; -3,9%). Le regioni urbane, per contro, chiudono con un buon risultato, in particolare la Regione di Basilea, che presenta l'aumento più significativo in termini assoluti con 13'000 pernottamenti supplementari, pari a un incremento del 12,5%.

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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Calo dei pernottamenti in Svizzera dello 0,3% nel 2016
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