Comunicato stampa

Conti economici dell'agricoltura: stime per il 2023 Un 2023 dolceamaro per l'agricoltura svizzera

21.11.2023 - Nel 2023 l'agricoltura svizzera dovrebbe generare un valore aggiunto lordo di 4,5 miliardi di franchi, il che corrisponderebbe a un aumento del 4,2% rispetto all'anno precedente, in particolare grazie a raccolti di foraggio più cospicui. Tuttavia, la primavera uggiosa e il periodo di siccità che l'ha seguita hanno avuto ripercussioni negative su diverse colture campicole, frutta e ortaggi. Nel complesso, la produzione animale è assimilabile a quella del 2022. Queste prime stime per l'anno corrente si basano sui conti economici dell'agricoltura dell'Ufficio federale di statistica (UST).

Sulla base delle prime stime, l'UST prevede che nel 2023 la produzione totale dell'agricoltura svizzera ammonti a circa 11,9 miliardi di franchi, segnando un aumento del 2,0% rispetto al 2022. Le spese per il consumo intermedio (foraggio, energia, fertilizzanti, manutenzione e riparazioni ecc.) sono stimate a 7,4 miliardi di franchi, ovvero lo 0,8% in più rispetto all'anno precedente.

Il valore aggiunto lordo (corrispondente al valore di produzione meno il consumo intermedio) potrebbe raggiungere i 4,5 miliardi di franchi, il che corrisponderebbe a un aumento del 4,2% tra il 2022 e il 2023. Tuttavia, escludendo l'effetto del rincaro la tendenza si inverte presentando un calo del valore aggiunto lordo dell'1,0%. Con una diminuzione del volume di lavoro stimata allo 0,8%, la produttività del lavoro rimane vicina a quella del 2022 (-0,2%) e superiore del 35% rispetto a quella del 2000.

Effetti contrastanti sulle colture di piogge e siccità a periodi alterni

Il valore della produzione vegetale è in aumento del 5,3% rispetto al 2022 raggiungendo quasi i 4,3 miliardi di franchi. Tuttavia, sia la primavera piuttosto piovosa, che ha ritardato il lavoro nei campi, che la siccità arrivata all'inizio dell'estate hanno portato a grandi disparità tra le colture. Il fieno è stato abbondante, e questo avrà un netto impatto sul risultato per il 2023 dell'agricoltura svizzera nel suo complesso.

L'aumento del valore di produzione delle piante foraggere, parte delle quali viene raccolta per l'anno successivo, è stimato al 36,0%. In effetti, il 2022 è stato un anno mediocre e si prevede che nel 2023 i prezzi del fieno aumenteranno. Inoltre, il settore vitivinicolo sta beneficiando di una buona vendemmia per il secondo anno consecutivo, contribuendo così ad aumentare dell'8,5% il valore della produzione di vino e uva rispetto al 2022. 

Il valore della produzione di cereali è invece diminuito del 5,9% rispetto al 2022. E anche le piante industriali seguono un andamento simile (-6,3%); l'aumento delle superfici e dei prezzi della barbabietola da zucchero, infatti, non ha compensato il crollo dei prezzi dei semi oleosi, che nel 2022 avevano raggiunto il livello più basso dal 2008. Le condizioni meteorologiche hanno avuto ripercussioni negative anche su frutta (-9,3%), ortaggi (-3,1%) e patate (-5,4%).  

Produzione animale al livello dell'anno precedente

Secondo le stime, nel 2023 il livello del valore della produzione animale sarà simile a quello del 2022 poiché dovrebbe raggiungere i 6,0 miliardi di franchi (-0,2%). Il valore di produzione del latte sta aumentando e dovrebbe superare i 2,8 miliardi di franchi (+1,0%). Le quantità prodotte sono in calo (-1,1%), mentre il prezzo medio è in crescita (+2,1%) e sta proseguendo il suo aumento ininterrotto dal 2016.

Dopo due anni di calo, il valore della produzione suina dovrebbe aumentare del 2,3% rispetto al 2022, raggiungendo quasi 0,8 miliardi di franchi; i prezzi (+3,5%) hanno reagito positivamente al leggero decremento del volume prodotto (-1,2%). Invece, nel 2023 la progressione sostenuta dell'avicoltura osservata dal 2006 dovrebbe subire una battuta di arresto, registrando un leggero calo dell'1,1% rispetto al 2022, per un valore di produzione che supererà comunque gli 0,7 miliardi di franchi. Con quasi 1,6 miliardi di franchi nel 2023, il valore della produzione bovina dovrebbe registrare un calo del 3,0% rispetto all'anno precedente, soprattutto a causa della riduzione del prezzo medio dei bovini (-3,2%), mentre il volume non ha subito grandi variazioni rispetto al 2022. 

I contributi pubblici, un'importante base per l'agricoltura

La graduale apertura dei mercati agricoli negli anni Novanta è stata accompagnata dall'introduzione di pagamenti diretti, generalizzati nel 1999 e in seguito sottoposti a riforma nel 2014. Da oltre due decenni, i pagamenti diretti versati alle aziende agricole servono in particolare a retribuire le prestazioni di interesse generale fornite. Stando alle prime stime, i contributi pubblici progrediranno dello 0,7% rispetto al 2022. Con 3,0 miliardi di franchi, nel 2023 tali contributi rappresentano circa il 20% delle risorse totali dell'agricoltura svizzera, costituendo una base importante del reddito del settore agricolo.

Il rincaro si ripercuote sui costi di produzione in modo eterogeneo

Nel 2023 i costi di produzione (consumo intermedio, ammortamenti, salari, fitti da pagare, interessi sul debito e imposte sulla produzione) sono aumentati del 2,0% rispetto al 2022, anno in cui avevano già registrato un forte aumento rispetto a quello precedente. L'aumento del consumo intermedio (7,4 mia. fr.; +0,8%) è inferiore a quello dell'anno precedente (2021/22: +5,2%). Sebbene il prezzo dell'elettricità e dei servizi sia aumentato, dopo l'impennata dei prezzi nel 2022 le spese per i combustibili fossili e i fertilizzanti sono diminuite. Poiché l'offerta di foraggio prodotto sulle superfici inerbate delle aziende agricole è migliorata, nel 2023 gli acquisti di alimenti per animali dovrebbero diminuire. 

La marcata progressione degli ammortamenti (2,4 mia. fr.; +5,7%) va ricondotta in primis al rincaro dei beni di investimento (edifici, macchinari ecc.). Infine, si prevede un aumento della remunerazione delle persone salariate (1,5 mia. fr., +3,4%) rispetto al 2022, con un incremento sia dei salari che del volume del lavoro dipendente.

Stagnazione del reddito settoriale dell'agricoltura svizzera

Si prevede che nel 2023 le entrate (produzione, contributi pubblici e interessi ricevuti) aumentino dell'1,7%, raggiungendo i 14,9 miliardi di franchi. Sempre secondo le previsioni, le spese (consumo intermedio, ammortamenti, salari, fitti da pagare, interessi sul debito e imposte sulla produzione) dovrebbero aumentare del 2,0%, fino a raggiungere i 12,1 miliardi di franchi. Il saldo, ovvero il reddito netto delle aziende agricole svizzere (reddito settoriale), per il 2023 è stimato a 2,8 miliardi di franchi, molto simile al risultato del 2022 (+17 mio. fr.; +0,6%). Questo reddito, che retribuisce principalmente il lavoro e il patrimonio produttivo (capitale e terreno) di tutte le famiglie contadine in Svizzera, dovrebbe attestarsi del 6,6% inferiore alla media degli ultimi cinque anni.

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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Nota

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https://www.bfs.admin.ch/content/bfs/it/home/statistiche/cataloghi-banche-dati/carte.assetdetail.28025520.html