Comunicato stampa

Conto globale della sicurezza sociale 2021: risultati per la Svizzera e raffronti internazionali In Europa le spese sociali rimangono elevate

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Spese sociali in calo in Svizzera e in Europa nel 2022

13.02.2023 - Tra il 2020 e il 2021, nel complesso le spese per le prestazioni sociali in Europa si sono mantenute stabili, al livello elevato raggiunto nel 2020. Anche in Svizzera le spese sono rimaste pressoché invariate tra questi due anni: le ultime stime si attestano al +0,3% in termini nominali e al –0,2% in termini reali. Secondo gli ultimi risultati pubblicati dall’Ufficio federale di statistica (UST), hanno raggiunto i 207,0 miliardi di franchi.

In termini reali le spese sociali sono rimaste perlopiù stabili anche in Austria (–0,0%), in Italia (+0,2%) e in Germania (+0,5%). La Francia ne ha invece registrato un leggero aumento (+1,5%). In generale, nel 2021 due tendenze opposte hanno finito per annullarsi: l’aumento delle spese sociali negli ambiti della sanità e della vecchiaia è stato compensato dalla diminuzione delle spese sociali nell’ambito della disoccupazione.

Con l’allentamento dei provvedimenti volti ad arginare la pandemia di COVID-19 nel 2021, la Svizzera e i Paesi europei hanno vissuto una ripresa economica e un calo delle spese sociali per la disoccupazione. Nell’ambito sanitario le spese sono invece aumentate, in parte a causa dei test e delle vaccinazioni. Nel 2021 le spese sociali sono rimaste a un livello storicamente elevato. Rispetto al livello prepandemico (2019), in Europa le spese sociali erano dell’11,1% superiori (valore mediano). Anche in Svizzera la differenza era dell’11,1%.

Prestazioni sociali elevate in Svizzera

Nel 2021, le prestazioni sociali in Europa ammontavano a 15 600 franchi a parità di potere d’acquisto (fr. PPA) e pro capite (valore mediano). Nel confronto europeo, il livello delle spese sociali in Svizzera era elevato (23 900 fr. PPA pro capite), simile a quello di altri Paesi come l’Austria, la Danimarca (23 100 fr. PPA pro capite in entrambi i Paesi) o la Germania (23 600 fr. PPA pro capite).

Le prestazioni sociali della Svizzera si sono attestate al 27,9% del PIL, 2,2 punti percentuali al di sopra della mediana europea (il 25,7% del PIL). In percentuale del PIL, tuttavia, le spese sociali nei Paesi limitrofi sono state superiori a quelle della Svizzera: in Francia il 33,3% del PIL, in Austria il 31,8%, in Italia il 31,5% e in Germania il 31,0%.

Contributi meno elevati

Nel 2021 le entrate della sicurezza sociale sono diminuite del 3,1% rispetto al 2020, portandosi a 251,7 miliardi di franchi. Questa diminuzione va vista nel contesto dell’eccezionale aumento delle entrate registrato tra il 2019 e il 2020 (+11,5%).

Da un lato, i contributi della Confederazione erano aumentati di 13,1 miliardi di franchi nel 2020, con l’introduzione dell’indennità per lavoro ridotto e quella di perdita di guadagno dovuta alla COVID-19: in seguito al miglioramento della situazione economica nel 2021, i contributi della Confederazione sono diminuiti (–2,5 mia. fr).

D’altra parte, l’aumento dei contributi sociali dei datori di lavoro del 2020 (+10,3 mia. fr.) è stato ampiamente riassorbito nel 2021 (–7,7 mia. fr.): il picco del 2020 era legato, tra l’altro, alle assenze dovute alla COVID-19 (copertura del salario in caso di malattia) e a contributi una tantum dei datori di lavoro alla previdenza professionale.

Aumento dei contributi pubblici in Europa nel 2020

Nel 2020 la pandemia di COVID-19 ha influito non solo sull’andamento delle spese per la sicurezza sociale, ma anche su quello delle entrate. L’aumento delle entrate registrato in Europa si attesta al +5,8% (valore mediano); in Svizzera al +11,5%. Ciò è legato in particolare all’intervento dei governi per compensare gli effetti sanitari ed economici della pandemia.

I contributi pubblici sono aumentati in quasi tutti i Paesi osservati (mediana in Europa: +15,5%; in Svizzera: +27,0%). In un contesto economico e finanziario difficile, le altre entrate (compresi i redditi da capitale) sono diminuite in vari Paesi (valore mediano: –3,7%), mentre in Svizzera sono rimaste stabili (–0,3%).

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