Communiqué de presse

Statistica dei commercianti di materie prime Materie prime: progressione continua del numero di imprese, più contrastante la dinamica dell'impiego

25.08.2023 - Nel 2021 le imprese con attività principale incentrata sul commercio di materie prime erano 966 e le persone che vi lavoravano circa 10 300. Questi attori, specializzati in particolare nel commercio di combustibili, minerali e metalli, avevano sede principalmente nei cantoni di Ginevra e Zugo. Sostenuto da attività correlate come il finanziamento, la certificazione e il trasporto, questo settore beneficia del dinamismo che caratterizza le grandi strutture, in particolare le multinazionali svizzere. Questi sono gli ultimi risultati della statistica dei commercianti di materie prime realizzata dall'Ufficio federale di statistica (UST) e dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Il settore del commercio di materie prime raggruppa i commercianti in senso stretto («core») e gli attori a supporto di queste attività («cluster»). I dati sono prodotti annualmente dall'UST per il core e ogni 2 o 3 anni dalla SECO per il cluster. Il presente comunicato stampa si concentra principalmente sui risultati del 2021 e sugli sviluppi del core nel periodo 2017-2021. Le attività del cluster sono descritte nella parte finale del comunicato stampa.

Modesti cambiamenti nelle strutture dal 2017 

Nel 2021 il commercio di materie prime era l'attività principale di 966 imprese con sede in Svizzera. Il numero di unità, aumentato del 2,3% rispetto al 2020, è in continua crescita dal 2017, anno della prima rilevazione. In queste imprese, che costituiscono il nocciolo duro del settore, lavoravano 10 318 persone in tutta la Svizzera. Questo risultato segna il ritorno alla crescita dell'impiego (+1,4%) dopo il calo registrato nel 2020. A differenza del resto dell'economia, il livello dell'impiego nel 2021 è inferiore a quello del 2019, prima della pandemia. Nonostante ciò, l'andamento complessivo della forza lavoro nel settore del commercio di materie prime in senso stretto è stato positivo. Dal 2017, ad esempio, l'impiego in media annua è cresciuto a un ritmo doppio rispetto al totale dell'economia (+1,8% contro +0,9%). 

L'andamento dell'impiego è particolarmente dinamico nelle imprese di grandi dimensioni. Di conseguenza, con il passare degli anni la quota relativa di questa sotto-popolazione nell'impiego totale aumenta sensibilmente, sebbene i commercianti continuino a concentrare la maggior parte degli impieghi nelle PMI, ovvero le imprese con meno di 250 impieghi.  

Nel 2021, due commercianti su tre erano indipendenti. In queste unità si concentrava il 15,8% degli impieghi totali. La maggior parte degli impieghi si trovava quindi in unità che facevano parte di un gruppo. È interessante notare che i gruppi multinazionali svizzeri hanno guadagnato importanza rispetto a quelli esteri. Tra il 2017 e il 2021, la crescita media annua dell'impiego nelle multinazionali svizzere è di sei volte superiore (+3,8%) a quella nelle multinazionali estere (+0,6%). Questa relativa stabilità dell'impiego nel settore del commercio a controllo estero riflette dinamiche contrastanti nei Paesi di origine. Di conseguenza, il numero di impieghi tende a diminuire per i gruppi commerciali a controllo americano (-8,5%), inglese (-3,3%) e olandese (-3,3%), mentre è aumentato tra i commercianti controllati da Lussemburgo (+38,0%), Francia (+9,9%) e Italia (+9,4%). 

Il commercio di carburanti continua a dominare

L'attività più significativa del commercio di materie prime in Svizzera è la vendita all'ingrosso di carburanti. È praticata dal 30,7% delle imprese e rappresenta il 32,4% degli impieghi. È seguita dal commercio all'ingrosso di minerali e metalli, con rispettivamente il 24,5% delle imprese e il 29,5% degli impieghi. La dinamica degli impieghi in questi due settori è tuttavia diversa. Infatti, tra il 2017 e il 2021 gli impieghi nel commercio all'ingrosso di carburanti sono aumentati del 2,4% su base annua, un dato sensibilmente superiore alla media (1,8%). Gli impieghi nel settore del commercio all'ingrosso di minerali sono invece in calo (-0,2% nell'arco dell'intero periodo). Negli altri rami di attività, l'andamento degli impieghi è molto eterogeneo, con variazioni assolute che vanno da -64 impieghi nel commercio all'ingrosso non specializzato a +277 impieghi nel commercio all'ingrosso di altri prodotti alimentari. Quest'ultimo si colloca subito dopo il commercio di carburanti (+297 impieghi) in termini assoluti di creazione di impieghi. 

Andamento eterogeneo degli impieghi negli hub cantonali

Nel 2021 oltre l'80% dei commercianti di materie prime aveva la propria sede legale in cinque Cantoni: Ginevra (33,6% di tutte le imprese del core), Zugo (24,8%), Ticino (12,1%), Vaud (8,3%) e Zurigo (4,9%). Nelle unità con sede in questi cinque Cantoni erano raggruppati quasi 9 impieghi su 10. 

Questa marcata polarizzazione territoriale è rimasta stabile dall'inizio della serie. Tuttavia, all'interno di questo gruppo di Cantoni l'andamento degli impieghi è contrastante. Tra il 2017 e il 2021, Zugo è stato il Cantone che ha registrato la crescita maggiore (+381 impieghi), seguito dal Cantone di Vaud (+266) e da quello di Ginevra (+125). Nel cantone di Zurigo (-170 impieghi), invece, la forza lavoro ha segnato una riduzione. Per quanto riguarda il Ticino, gli impieghi sono tornati al livello del 2017 dopo aver attraversato due fasi successive di aumento (nel 2018 e 2019) e di diminuzione (nel 2020 e 2021). Questi sviluppi sono legati alle caratteristiche specifiche di ogni hub cantonale o regionale. Ad esempio, l'andamento degli impieghi sarà diverso a seconda che l'hub si concentri principalmente sulle attività di commercio di combustibili o, al contrario, sul commercio di minerali.

Focus sulle attività di supporto al commercio di materie prime

Tra le attività di supporto ai commercianti rientrano in particolare il finanziamento, l'audit, la consulenza, la certificazione, l'assicurazione, la mediazione marittima (shipbroking) e i servizi di trasporto e logistica. Di solito le imprese che forniscono questi servizi hanno in portafoglio un ampio ventaglio di clienti, fatto che rende particolarmente difficile la misurazione del cluster e degli impieghi dedicati nello specifico ai commercianti. 

L'indagine del gennaio 2023, svolta su incarico della SECO, ha rilevato 1644 impieghi nel 2022. Il finanziamento sembra essere l'attività di supporto più significativa del cluster, con 954 impieghi in questo settore. Seguono l'audit e la consulenza (236 impieghi), la mediazione marittima (166 impieghi), i servizi di trasporto e logistica (143 impieghi), l'ispezione e la certificazione (78 impieghi) e le assicurazioni (67 impieghi). Con 1019 impieghi, il Cantone di Ginevra fa la parte del leone, seguito dal Cantone di Zurigo (311 impieghi), dal Cantone di Vaud (134 impieghi), dal Cantone di Zugo (71 impieghi) e dal cantone Ticino (46 impieghi). A causa del numero esiguo di imprese che hanno risposto, dei cambiamenti avvenuti nelle imprese dall'ultima indagine (soppressioni, ristrutturazioni) e delle aziende supplementari identificate, il numero totale di impieghi deve essere preso con cautela e considerato come una stima molto parziale. Tuttavia, dimostra che il commercio di materie prime genera importanti indotti in altri settori. Non si dispone di alcun dato per gli altri rami che eventualmente potrebbero rientrare nel cluster.

Informazioni complementari si trovano nel PDF seguente.


 

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Materie prime: progressione continua del numero di imprese, più contrastante la dinamica dell'impiego
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Statistique des négociants en matières premières


 

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