In generale le donne occupano posizioni professionali inferiori rispetto agli uomini: sono, infatti, più frequenti tra i lavoratori salariati senza funzioni direttive. Gli uomini sono nettamente più spesso indipendenti oppure impiegati di direzione o con funzioni direttive. Questa disparità sussiste anche a parità di grado di formazione tra uomini e donne e potrebbe derivare principalmente dalle responsabilità domestiche e familiari, che limitano il margine di manovra delle donne e la possibilità di accumulare un’esperienza professionale sufficiente.
Dal 2011 in poi questa distribuzione non ha subito nessuna variazione degna di nota. Per via di un cambiamento del metodo di rilevazione non è possibile effettuare un’analisi sull’evoluzione temporale precedente al 2011 (cfr. osservazioni nella tabella).
La quota di donne tra i dipendenti che ricoprono una carica dirigenziale aumenta leggermente dal 1996 e corrisponde ormai a poco più di un terzo.