Indicatore di legislatura: Superfici coltive e con colture perenni
Estratto dall’obiettivo 16: a seguito del costante incremento demografico e del crescente fabbisogno di spazio pro capite, in Svizzera è fortemente aumentata la domanda di infrastrutture insediative e legate alla mobilità. Ciò comporta un maggiore sfruttamento del suolo e delle risorse naturali, come acqua, aria e boschi nonché materie prime rinnovabili e non rinnovabili. Il loro utilizzo deve pertanto essere più rispettoso. Occorre inoltre assicurare la sostenibilità nel settore energetico e nella filiera agroalimentare. Dato che il suolo disponibile è limitato, bisogna concentrare i comprensori insediativi esistenti e tenere i terreni coltivi naturali al di fuori degli insediamenti.
Significato dell’indicatore: per gli esseri umani, gli animali e le piante, il suolo rappresenta una risorsa imprescindibile, ma anche limitata e non rinnovabile. In particolare in un Paese dalla superficie ridotta come la Svizzera, in cui l’area utilizzabile scarseggia a causa delle condizioni topografiche, è indispensabile gestire la risorsa suolo in modo sostenibile. Ciò vale anche per le superfici agricole, che rappresentano una premessa essenziale per l’approvvigionamento alimentare sicuro della popolazione.
L’indicatore misura le superfici coltive e le superfici con colture perenni in migliaia di ettari. Queste superfici sono utilizzate dall’agricoltura ad esempio per coltivare cereali, ortaggi, alberi da frutta o viti.
Obiettivo quantificabile: Le superfici coltive e le superfici con colture perenni si stabilizzano sui livelli medi del periodo 2011–2015 (425 078 ha*).
* valore corretto
Dal 1996 le superfici coltive e con colture perenni sono complessivamente diminuite.
Le superfici coltive e con colture perenni sono passate da 443 674 ettari nel 1996 a 419 750 ettari nel 2021, il che costituisce un calo di un buon 5%. Nello stesso periodo, le superfici coltive sono diminuite circa del 6%. Nel 2021 ammontavano a 395 465 ettari, di cui il 70% era adibito a superficie coltiva aperta e il 30% a prato artificiale. Su oltre la metà della superficie coltiva aperta erano coltivati cereali (146 395 ha), principalmente frumento.
Le colture perenni, come ad esempio i vigneti o i frutteti, occupavano nel 2021 una superficie di 24 285 ettari facendo registrare rispetto al 1996 un aumento di circa il 4%. Nel 2021 il 56% della superficie era destinato a vigneti, il 29% a frutteti e il 16% ad altre colture perenni, come ad esempio alberi di Natale, piante da vivaio e piante ornamentali.
Superficie agricola utile
Nel 2021, le superfici coltive e le colture perenni rappresentavano il 40% della superficie agricola utile totale, pari a circa 1,04 milioni di ettari. Dal 1996 questa quota è diminuita di circa il 4%.
Trasformazione delle superfici agricole
La riduzione delle superfici agricole è da ricondurre principalmente all’espansione della superficie d’insediamento. Tra il 1985 e il 2018 la metà della superficie agricola scomparsa (conformemente alla statistica della superficie) è stata trasformata in superficie d’insediamento. Questo cambiamento è stato particolarmente evidente nell’Altipiano e nei fondivalle. Nelle zone montuose delle Alpi, invece, a prendere il posto dei terreni agricoli erano soprattutto le aree boschive.