Nel 2022 la Svizzera e l’UE hanno scambiato merci per 299 miliardi di franchi e servizi per 124 miliardi di franchi.
Rispetto al 2012 il valore delle merci commerciate tra la Svizzera e l’UE (senza il Regno Unito) nel complesso è aumentato. Nel 2015 è stata constatata una diminuzione temporanea, riconducibile tra l’altro alla debole congiuntura nell’Eurozona durante e dopo la crisi dell’Euro tra il 2010 e il 2015, nonché all’abbandono del tasso di cambio minimo da parte della Banca nazionale svizzera all’inizio del 2015. Negli anni seguenti e fino al 2019 il volume delle merci commerciate è aumentato. Nel 2020, a causa della pandemia di COVID-19 è stato registrato un calo temporaneo, ma da allora il volume delle merci commerciate ha ricominciato ad aumentare: nel 2022, il valore degli scambi di merci tra la Svizzera e l’UE ammontava a 299 miliardi di franchi.
Nel complesso, il volume di scambi di servizi tra la Svizzera e l’UE (senza il Regno-Unito) è aumentato tra il 2012 e il 2019. Per i servizi, contrariamente alle merci, non è stata osservata alcuna flessione significativa nel 2015. Analogamente a quello delle merci, anche il volume dei servizi commerciati nel 2020 ha registrato un decremento temporaneo a causa della pandemia di COVID-19. Nel 2022 la Svizzera e l’UE hanno scambiato servizi per un valore di 124 miliardi di franchi.
Il volume degli scambi di beni e servizi tra la Svizzera e l’UE dipende, tra le altre cose, dall’evoluzione economica e dalla relativa domanda di beni e servizi in queste aree economiche, come pure da altri fattori esterni, ad esempio nel 2020 e 2021 la pandemia di COVID-19.
Rapporto tra importazioni ed esportazioni
Considerando separatamente importazioni ed esportazioni, emerge che la Svizzera di norma importa dall’UE una quantità di merci superiore a quella che esporta: nel 2022 le importazioni di merci si attestavano a 161 miliardi di franchi; le esportazioni a 138. Ciò significa che le merci importate sono state 1,17 volte quelle esportate. Nel 2012, questo rapporto era di 1,25 e da allora è tendenzialmente diminuito. Per quanto concerne i servizi, il rapporto tra importazioni ed esportazioni è simile: nel 2022 si sono registrate importazioni per un valore di 68 miliardi di franchi ed esportazioni per 55. Ciò significa che i servizi importati sono stati 1,23 volte quelli esportati. Dal 2012, questo rapporto è in tendenziale aumento.
Principale partner commerciale della Svizzera
Oltre che con l’UE, con la quale nel 2022 ha commerciato più della metà delle merci in termini di volume (58%), la Svizzera intrattiene rapporti commerciali anche con altri Paesi. Nello stesso anno, il volume di merci che la Svizzera ha commerciato con gli Stati Uniti si attestava al 13%, con la Cina al 7%, con il Giappone e il Regno Unito per ognuno al 3% e con i restanti Paesi del mondo al 16%. Nel 2022, sul commercio di servizi della Svizzera a livello globale, l’UE rappresentava il 42%, gli Stati Uniti il 24%, il Regno Unito l’8%, la Cina il 3% e i Paesi rimanenti il 23%.
Principale partner commerciale dell’UE
Con una quota del 16% rispetto al volume totale di merci commerciate, nel 2022 gli Stati Uniti rientravano tra i principali partner commerciali dell’UE, seguiti dalla Cina (15%), mentre la quota relativa al Regno Unito si attestava al 10%. L’UE ha commerciato merci anche con la Svizzera (6%), la Russia (5%), la Norvegia e la Turchia (4% ciascuna), nonché il Giappone (3%). Il rimanente 37% è da attribuire agli altri Paesi. Per quanto concerne il volume di servizi commerciati dall’UE, con una quota del 28% anche gli Stati Uniti hanno avuto un ruolo importante nel 2022. La seconda quota è stata quella del Regno Unito (18%). Lo stesso anno, la quota della Svizzera si attestava al 9%. In confronto, quelle della Cina e del Giappone sono risultate inferiori (risp. il 5 e il 2%). Con il resto del mondo, l’UE ha commerciato il 38% del volume totale di servizi.