Mortalità, cause di morte

La statistica della mortalità rileva il numero di decessi, la statistica delle cause di morte le cause di tali decessi (cfr. «Cause di morte specifiche»).

Mortalità

Anno

Numero di decessi

tasso di mortalità standardizzato1

 

Uomini

Donne

Uomini

Donne

2022 36 442 37 983 504 352
2021

35 105

36 087

502

342

2020

37 624

38 571

543

365

2019 32 756 35 024 488 342

2018

32 398

34 690

498 347
1 Tasso di mortalità standardizzato per 100 000 abitanti Fonte: BEVNAT, CoD

Numero di decessi e tasso di mortalità standardizzato

Per oltre trent’anni il numero di decessi ha oscillato intorno a 60 000. Dopo questa lunga fase di stabilità, dalla metà degli anni 2000 il numero dei decessi ha ricominciato a salire. Nel complesso, il numero di decessi di persone di meno di 80 anni è in calo, mentre è in aumento quello delle persone di 80 anni e più. Questo andamento è riconducibile all’aumento del numero di persone anziane nella popolazione. Nel 2020, a causa della pandemia di COVID-19, il numero di decessi ha superato per la prima volta la soglia dei 70 000 casi.

Dal 1970 al 2019 il tasso di mortalità standardizzato era rimasto in costante calo sia per gli uomini che per le donne e durante questo periodo si era più che dimezzato. Nel 2020 il tasso di mortalità standardizzato è nuovamente aumentato a causa della pandemia di COVID-19. Mentre nel 2021, il secondo anno pandemico, il tasso di mortalità standardizzato per uomini e donne è diminuito, nel 2022 è tornato ad aumentare per entrambi i sessi.

Rilevazione continua delle cause di morte

Sulla scorta dei numeri dei decessi settimanali è possibile individuare i periodi di sovramortalità.  

Nel corso della pandemia di SARS-CoV-2, finora in Svizzera è stato osservato un primo periodo di chiara sovramortalità nella primavera del 2020, dal 16 marzo (12a settimana del 2020) al 19 aprile (16a settimana del 2020).

Un secondo periodo caratterizzato da una sovramortalità molto elevata si è avuto a partire dall’autunno del 2020, dal 19 ottobre (43a settimana del 2020) al 31 gennaio 2021 (4a settimana del 2021).

Alla fine del 2021, e più precisamente dall’8 novembre 2021 (45a settimana del 2021) al 9 gennaio 2022 (1a settimana del 2022), nella fascia di età dai 65 anni in su si è constatato un terzo periodo di sovramortalità.

Anche nell’estate del 2022, da metà giugno (24a settimana del 2022) fino all’inizio di settembre (34a settimana del 2022) è stata osservata una mortalità delle persone dai 65 anni in su superiore al valore atteso. Dall’autunno 2022 (39ª settimana) a gennaio 2023 (1ª settimana) è stato registrato un ulteriore periodo di sovramortalità nella fascia di età dai 65 anni in su. La statistica delle cause di morte per il 2022 mostra il protrarsi di un elevato numero di decessi con la COVID-19 come principale causa di morte (2020: 9294 casi, 2021: 5967 casi, 2022: 4114 casi). Mentre la sovramortalità negli anni pandemici 2020 e 2021 può essere attribuita quasi interamente ai decessi per COVID-19, nel 2022 non può più essere spiegata esclusivamente con il numero di decessi per COVID-19 segnalati. Va notato che nel corso della pandemia il numero di test effettuati è cambiato, riducendosi nettamente nel 2022. Nel 2022, possibili cause dell’aumento della mortalità sono state anche la canicola estiva e i casi di influenza alla fine dell’anno.

Da metà novembre (settimana 46/2023), in tutta la Svizzera la mortalità delle persone di 65 anni e più si situa al di sopra del limite superiore dell’intervallo di previsione. La sovramortalità potrebbe essere ricondotta a un aumento dei casi di influenza, di COVID-19 e di infezioni delle vie respiratorie

Lo sviluppo della sovramortalità non è stato lo stesso in tutte le regioni della Svizzera, come si può appurare a questo link (in francese, tedesco e inglese). Si tenga conto delle note metodologiche di cui sotto.  

Metodologia: i decessi vengono segnalati all’ufficio dello stato civile competente e registrati in una banca dati centrale. Ipotizzando un flusso di notifiche costante, l’UST stima il numero di casi. Il numero di decessi normalmente attesi è calcolato sulla base dell’evoluzione del numero di casi in ogni fascia di età nei cinque anni precedenti. La distribuzione stagionale dei decessi nelle 52 settimane dell’anno è calcolata sulla base della mediana di ogni settimana di calendario degli ultimi dieci anni. Infine, per ogni valore atteso viene calcolato un intervallo entro il quale le fluttuazioni devono essere considerate casuali. Il calcolo del numero di decessi attesi non corrisponde quindi semplicemente a un valore medio, ma tiene conto della variazione della popolazione da un anno all’altro e delle fluttuazioni casuali.

Poiché nel 2020 il numero di decessi osservati è stato insolitamente alto, il calcolo dei valori attesi per il 2021 è basato ancora una volta sul numero di decessi statisticamente attesi per il 2020, e questo sia per la fascia di età dai 65 anni in su che per quella da 0 a 64 anni. Per il calcolo dei valori attesi nel 2022 per la fascia di età dai 65 anni in su, invece, solo i tre periodi di sovramortalità del 2020 e 2021 sono stati sostituiti dai rispettivi valori statisticamente attesi per il 2020. Per i restanti periodi del 2020 e 2021, il numero di decessi osservati è stato incluso nel calcolo del valore atteso per il 2022. Per la fascia di età da 0 a 64 anni, il calcolo dei valori attesi per il 2022 si è basato sui decessi osservati per tutti i periodi del 2020 e del 2021.

Finora non è stato possibile ricondurre la sovramortalità del 2022 a una causa chiara. Ecco perché, per il calcolo dei valori attesi nel 2023 per la fascia di età dai 65 anni, i tre periodi di sovramortalità del 2020 e 2021 sono stati ancora una volta sostituiti dai rispettivi valori statisticamente attesi per il 2020, mentre per il 2022 è l’anno intero ad essere stato considerato alla luce del numero di decessi osservati. Per la fascia di età da 0 a 64 anni, il calcolo dei valori attesi per il 2023 si è basato sui decessi osservati per tutti e tre gli anni precedenti (2020, 2021 e 2022).

Il numero complessivo di decessi statisticamente attesi per il 2023 rientra nella tendenza di aumento e invecchiamento della popolazione rilevata negli ultimi dieci anni.

Grazie al monitoraggio della mortalità, i numeri «osservati» possono quindi essere rapidamente confrontati con quelli «attesi». Il monitoraggio riguarda tutte le persone residenti in Svizzera decedute in Svizzera.

Nella statistica delle cause di morte, per ogni decesso deve essere selezionata un’unica diagnosi della malattia che ha portato al decesso. Secondo le regole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa è la malattia di base, presente all’inizio del decorso della malattia, e non l’ultimo evento che alla fine ha portato al decesso. Anche in caso di malattie multiple, le tabelle pubblicate in tutto il mondo sulle cause di morte includono una sola malattia di base. Il monitoraggio della mortalità non è adatto per il monitoraggio delle singole cause di morte, come ad esempio l’influenza, poiché è stato concepito per monitorare la mortalità complessiva.

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Basi statistiche e rilevazioni

A questo proposito

Cause di morte specifiche

Principali cause di morte per età e sesso, mortalità prematura e anni potenziali di vita persi

Mortalità infantile, natimortalità

Andamento della mortalità infantile e del tasso di nati morti

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Nota

Le pagine in italiano offrono un contenuto ridotto. Per un'informazione più completa si prega di consultare le pagine in tedesco o francese (cfr. link qui sopra).

https://www.bfs.admin.ch/content/bfs/it/home/statistiken/gesundheit/gesundheitszustand/sterblichkeit-todesursachen.html