Sebbene in molti casi un’attività professionale o un lavoro retribuito costituiscano una protezione efficace dalla povertà, anche gli attivi occupati possono essere confrontati a questo fenomeno. L’origine della povertà malgrado la presenza di un’attività professionale può essere analizzata con maggiore precisione osservando il tasso di povertà secondo variabili socio-professionali.
Osservazione: Nelle versioni francese e tedesca di questa pagina, le tabelle sono state aggiornate con i dati più recenti. I grafici e i testi saranno aggiornati a breve.
In Svizzera il tasso di povertà degli attivi occupati nel 2019 è del 4%. Le persone con passato migratorio della 1a generazione presentano un tasso più elevato rispetto alle persone senza passato migratorio (meno del 7 contro 3%). Il tasso di povertà degli attivi occupati della 2a generazione o più si avvicina a quello della popolazione senza passato migratorio.
Tra il 2014 e il 2019, il tasso di povertà degli attivi occupati non è cambiato significativamente nella popolazione senza passato migratorio. Nella popolazione con passato migratorio della 1a generazione è aumentato di 2,5 punti percentuali dal 2014. Nella popolazione di 2a generazione o più, i valori hanno mostrato una diminuzione tra il 2014 e il 2016, per risalire tendenzialmente a valori intorno al 2% - 3%. In sintesi, nel 2019 i divari tra la 1a e la 2a generazione o più sono superiori a quelli del 2014.
Nella maggior parte delle Grandi regioni, i tassi di povertà degli occupati con o senza passato migratorio non differiscono significativamente l'uno dall'altro. Nella regione del Lemano, il tasso di povertà degli occupati nella popolazione con un passato migratorio era significativamente più alto di quello della popolazione senza un passato migratorio nel 2019, mentre il contrario era vero nella regione della Svizzera orientale.
Definizioni
Le società occidentali considerano l’esercizio di un’attività retribuita come il mezzo migliore per ridurre il rischio di essere soggetti alla povertà. Il tasso di povertà della popolazione attiva occupata indica la quota di popolazione che, pur lavorando, è vittima della povertà.
Il tasso di povertà della popolazione attiva occupata corrisponde alla percentuale di attivi occupati di 18 anni o più che vivono in un’economia domestica povera. Secondo questo indicatore è considerata attiva occupata ogni persona che esercita, durante oltre la metà del periodo di riferimento, un’attività retribuita, salariata o indipendente. È invece considerata povera ogni economia domestica il cui reddito disponibile si situa al di sotto della soglia di povertà (cfr. più sopra i dati concernenti il tasso di povertà). Se un’economia domestica è composta da adulti con statuti migratori differenti, lo stesso valore è contabilizzato sia per le persone con sia per quelle senza passato migratorio.
Metodologie
In seguito al nuovo quadro del sondaggio e al miglioramento del modello di ponderazione, i risultati a partire dal 2014 non sono più direttamente comparabili con quelli degli anni precedenti (interruzione della serie).
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Svizzera