I tassi di fecondità per età delle donne vengono comparati per osservare le convergenze o le divergenze esistenti. Più che di integrazione si tratta di un indicatore di assimilazione, la cui misurazione consente di conoscere il contesto demografico e le problematiche che incontrano i gruppi di popolazione nell’organizzare la vita familiare. Nell’attuale contesto politico e sociale della Svizzera, per esempio, una donna che ha figli rischia di incontrare più ostacoli a formarsi e costruirsi una carriera professionale.
Osservazione: Nelle versioni francese e tedesca di questa pagina, le tabelle sono state aggiornate con i dati più recenti. I grafici e i testi saranno aggiornati a breve.
Nel 2020, prima dei 30 anni il tasso di fecondità è più elevato tra le madri nate all’estero che nate in Svizzera. Fra 15 e 19 anni, per esempio, è più di tre volte superiore (circa il 3‰ rispetto a meno dell’1‰). Fra 30 e 44 anni, la tendenza si inverte, ma solo per gli svizzeri. Le madri straniere tra 30 e 44 anni nate all’estero registrano sempre tassi di fecondità più elevati di quelle nate in Svizzera.
Questa tendenza si inverte nella classe d’età fra 30 e 39 anni. Le stesse tendenze si riscontrano nella maggior parte dei Cantoni con divari più o meno elevati. Nel cantone dei Grigioni, le maggiori differenze si trovano nel gruppo di età 25-29 anni, con quasi 91 figli in più fra le straniere rispetto alle Svizzere nate in Svizzera.
Definizioni
Il tasso di fecondità (per età) è il rapporto del numero di nascite viventi registrate nel corso di un anno civile fra le donne di una determinata età rispetto all’effettivo medio dell’anno civile di donne di quest’età.
Si calcola nel modo seguente: numero di nascite di donne di X anni (età raggiunta) diviso per la popolazione femminile permanente con età media X. L’indicatore è calcolato per l’età del periodo fecondo (15 a 49 anni) ed è rilevato in per mille.
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