L’intensità del rischio di povertà relativa permette di valutare la distanza mediana che separa le persone a rischio di povertà dalla soglia di povertà e, di conseguenza, di valutare l’importanza del rischio di esclusione sociale di coloro che appartengono ai vari gruppi della popolazione.
L’esposizione al rischio di povertà monetaria è (vedi indicatore «significativamente più importante per le persone con passato migratorio che per quelle senza passato migratorio Tassi di rischio di povertà»). L’intensità della povertà è diversa secondo lo statuto migratorio. Tuttavia, la distanza mediana che separa le persone a rischio dalla soglia di povertà è più elevata fra la popolazione con passato migratorio che in quella senza (26 contro 22%).
Il tasso di divario del rischio di povertà dei gruppi di popolazione non è cambiato significativamente fra il 2014 e il 2019.
Definizioni
Il divario relativo mediano del rischio di povertà rappresenta la differenza, espressa in percentuale del rischio di povertà, fra il reddito disponibile equivalente mediano delle persone che si situano al di sotto del rischio di povertà e la soglia del rischio di povertà (pivot: 60% del reddito equivalente mediano). Più grande è il divario (più alta è la percentuale), più le persone al di sotto della soglia di rischio di povertà si allontanano dalla soglia di rischio di povertà e quindi dalla precarietà.
Se un’economia domestica è composta da adulti con statuti migratori differenti, lo stesso valore è contabilizzato sia per le persone con sia per quelle senza passato migratorio.
Metodologie
In seguito al nuovo quadro del sondaggio e al miglioramento del modello di ponderazione, i risultati a partire dal 2014 non sono più direttamente comparabili con quelli degli anni precedenti (interruzione della serie).
Contatto
Ufficio federale di statistica Sezione Demografia e migrazioneEspace de l'Europe 10
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Svizzera