Nota bene : i titoli degli indicatori seguiti da un * rinviano verso pagine in francese, che esistono anche in tedesco e inglese, ma non in italiano.
Nota bene : i titoli degli indicatori seguiti da un * rinviano verso pagine in francese, che esistono anche in tedesco e inglese, ma non in italiano.
Ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 50 per cento rispetto al 1990. Al più tardi entro il 2050, il saldo netto delle emissioni di gas serra dovrà essere pari a zero.
Ridurre al minimo i rischi climatici, sfruttare le opportunità legate al clima, proteggere la popolazione, i beni materiali e le basi vitali naturali, aumentare la resilienza della società, dell’economia e dell’ambiente nei confronti di questi rischi.
Ridurre il numero di catastrofi nelle aree insediative e diminuire le loro conseguenze rispetto al periodo 2005–2015.
Popolazione, autorità, aziende, istanze decisionali, professionisti e consumatori dispongono di informazioni adeguate e delle necessarie capacità d’intervento ai fini della riduzione delle proprie emissioni di gas serra e dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
Entro il 2035, ridurre il consumo medio di energia per persona all’anno del 43 per cento rispetto al 2000, e il consumo di energia elettrica del 13 per cento.
Garantire un approvvigionamento energetico sufficiente, diversificato, sicuro, economico e rispettoso dell’ambiente nonché la resilienza dell’infrastruttura necessaria a tale scopo.
Aumentare progressivamente la quota delle energie rinnovabili efficienti sotto il profilo dei costi rispetto al consumo energetico totale. Per quanto riguarda l’elettricità da energia idroelettrica occorre mirare a un’espansione grazie alla quale nel 2035 la produzione interna si attesti ad almeno 37 400 GWh, mentre per l’elettricità da altre fonti rinnovabili si deve puntare a un’espansione che, sempre nel 2035, consenta di raggiungere una produzione nazionale di almeno 17 000 GWh.
Migliorare lo stato di salvaguardia delle popolazioni di specie autoctone, in particolare di quelle prioritarie a livello nazionale, e combattere per quanto possibile la loro estinzione. Preservare la diversità genetica.
Ripristinare e conservare la diversità biologica e i servizi ecosistemici, e promuoverne un uso sostenibile e adeguato alle condizioni locali. Evitare che le specie esotiche invasive mettano in pericolo l’uomo e l’ambiente, contenerne la diffusione e impedirne la reintroduzione.
Individuare e, ove possibile, prevenire l’impatto negativo degli incentivi finanziari esistenti sulla biodiversità e sulla qualità del paesaggio. Verificare l’impatto sull’ambiente di nuovi incentivi finanziari. Creare, dove opportuno, nuovi incentivi.
Per riservare lo spazio necessario alla preservazione di lungo termine della biodiversità, occorre conservare e integrare nel circostante paesaggio almeno il 17 per cento del territorio svizzero attraverso reti ecologicamente rappresentative e ben collegate di zone protette gestite in modo efficace ed equo, e altre misure di conservazione adeguate alle rispettive zone. È inoltre necessario creare e potenziare l’infrastruttura ecologica e migliorare lo stato degli habitat prioritari a livello nazionale.
Ripristinare, nella misura del possibile, lo stato naturale di una parte dei corsi d’acqua le cui sponde sono intensamente cementificate. Delimitare per tutti i corsi d’acqua un territorio sufficiente che va sfruttato unicamente in modo estensivo come superficie per la promozione della biodiversità. Eliminare, per quanto possibile, gli effetti negativi dello sfruttamento idroelettrico sui corsi d’acqua (deflussi discontinui, bilancio in materiale detritico, migrazione dei pesci) entro il 2030.
Garantire a lungo termine le funzioni del suolo. Lo sfruttamento del suolo non comporta un deterioramento fisico, chimico e biologico che possa dar luogo a danni permanenti alle funzioni del suolo e, insieme, alla sua fertilità. I suoli degradati sono ripristinati e rivalutati affinché possano recuperare le loro funzioni specifiche. Entro il 2030 ridurre di un terzo, rispetto al 2020, il consumo di suolo. Azzerare il consumo netto di suolo a partire dal 2050.