Il sistema di sicurezza sociale garantisce un reddito qualora l’attività professionale o la situazione personale non permettano di acquisirlo. Alla base di queste prestazioni vi sono vari regimi (ad es. le assicurazioni sociali o le prestazioni legate al bisogno) e vari livelli amministrativi (federale, cantonale e comunale).
Il Conto globale della sicurezza sociale presenta le spese per la sicurezza sociale in Svizzera rispetto alla crescita globale del Paese, l’origine delle entrate e il peso finanziario di ciascun rischio sociale.
Tra il 1996 e il 2021 le entrate della sicurezza sociale hanno segnato un aumento di 122,3 miliardi di franchi, passando da 128,1 a 250,4 miliardi di franchi (ai prezzi del 2020). Considerata la crescita economica del Paese, l’aumento delle entrate della sicurezza sociale è meno straordinaria di quello che sembra: dal 28,1% del PIL nel 1996 sono passate al 33,9% del PIL nel 2021. Queste risorse supplementari sono costituite principalmente dai contributi sociali delle persone protette, esclusi i premi delle casse malati (+31,3 mia. fr.), dai contributi sociali dei datori di lavoro (+30,1 mia. fr.) e dai contributi pubblici della Confederazione (+21,1 mia fr.). In questi 25 anni il contributo dei Cantoni è aumentato di 19,7 miliardi di franchi: la maggior parte di questa somma supplementare è stata destinata al finanziamento del sistema sanitario (+9,3 mia. fr.), alla riduzione dei premi delle casse malati (+2,4 mia. fr.), alle case per disabili (+2,3 mia. fr.) e, in misura minore, all’aiuto economico (compreso l’aiuto sociale finanziario, +1,9 mia. fr.). Tra il 1996 e il 2021 il volume dei premi delle casse malati ha registrato un aumento del 158,0%, passando da 10,6 a 27,4 miliardi di franchi, mentre i redditi da capitale hanno oscillato tra 18,4 e 26,8 miliardi di franchi. |
Tra il 1996 e il 2021 le spese per la sicurezza sociale hanno segnato un’impennata di 109,7 miliardi di franchi, passando da 96,2 a 205,9 miliardi di franchi (ai prezzi del 2020). Considerata la crescita economica del Paese, l’aumento delle spese sociali pare meno marcato: sono passate dal 21,1% del PIL nel 1996 al 27,9% nel 2021. A questo aumento ha contribuito in maggior parte il settore della vecchiaia (+45,9 mia. fr.): le rendite di vecchiaia della previdenza professionale e dell’AVS sono infatti aumentate rispettivamente di 24,8 e 19,3 miliardi di franchi. Anche nel settore malattia / cure sanitarie le spese sono aumentate, con 39,4 miliardi di franchi supplementari, dei quali 19,5 miliardi per l’assicurazione malattie. Con l’invecchiamento demografico, la quota della popolazione di più di 65 anni è passata dal 14,9 al 19,0% tra il 1996 e il 2021. |
Gli altri settori coperti dalla sicurezza sociale hanno contribuito in misura minore all’aumento delle spese sociali. Ad esempio, le spese per l’invalidità sono aumentate di 6,1 miliardi di franchi e quelle per il settore famiglie/bambini di 4,7 miliardi di franchi. L’esborso dell’aiuto sociale finanziario è aumentato da 1,0 a 2,8 miliardi di franchi.
Le prestazioni legate al bisogno anteposte all’aiuto sociale (aiuto sociale finanziario) sono versate dai Cantoni e riducono gli oneri dell’aiuto sociale puntando a ridurre rischi particolari. Esse comprendono le prestazioni complementari all’AVS/AI, gli aiuti per la vecchiaia e l’invalidità, gli aiuti ai disoccupati, gli aiuti familiari, gli anticipi degli alimenti e gli aiuti per l’alloggio. Per quanto riguarda l’aiuto sociale, esso è versato dai Cantoni e dai Comuni e costituisce l’ultimo elemento del sistema della sicurezza sociale. Nel loro complesso, le prestazioni legate al bisogno anteposte all’aiuto sociale e l’aiuto sociale costituiscono l’insieme delle prestazioni sociali legate al bisogno che mirano a lottare contro la povertà.
Dal 2006 al 2021 le spese nette (spese lorde meno rimborsi) delle prestazioni sociali legate al bisogno che mirano a lottare contro la povertà sono passate, in termini nominali, da 5,5 a 8,8 miliardi di franchi, con un aumento del 59%. Durante il periodo in esame queste spese non sono mai diminuite. Il tasso di crescita annuo più basso è stato dell’0,7% (2021) e quello più alto del 6,1% (2012). Nel 2021 i Cantoni si sono fatti carico del 44,1% delle spese delle prestazioni sociali legate al bisogno che mirano a lottare contro la povertà , i Comuni del 35% e la Confederazione del 20,2%. |
Tra il 2006 e il 2021 il numero di beneficiari delle prestazioni sociali legate al bisogno che mirano a lottare contro la povertà è aumentato del 22%. Considerato l’aumento della popolazione, la quota di questi beneficiari è aumentato passando dall’8,9% nel 2006 al 9,3% nel 2021. |
Nel 2021, il 48,6% dei beneficiari delle prestazioni sociali legate al bisogno che mirano a lottare contro la percepiva prestazioni complementari federali all’AVS/AI (PC), che rappresentavano il 62,1% delle spese (5,4 mia. fr.). Seguiva l’aiuto sociale in senso stretto con il 33,1% dei beneficiari e il 31,5% delle spese (2,8 mia. fr.). Le altre prestazioni legate al bisogno rappresentavano insieme il 18,3% dei beneficiari e il 6,4% delle spese (0,6 mia. fr.). |
Tra il 2010 e il 2021, sono state circa 700 000 le persone che hanno beneficiato di un aiuto sotto forma di rendita dell’assicurazione invalidità (AI), di indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione (AD) o di prestazioni dell’aiuto sociale (AS). Le variazioni annuali sono in gran parte dovute alle fluttuazioni del numero di persone che fruiscono delle indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione, che dipende dal ciclo congiunturale.
Tra il 2010 e il 2021 il numero di persone che hanno beneficiato di più di una prestazione è calato. La categoria che ha segnato la diminuzione più marcata è stata quella delle persone che hanno ricevuto nello stesso anno sia indennità giornaliere dall’assicurazione contro la disoccupazione sia prestazioni dell’aiuto sociale (–33,0%). La categoria di persone che durante lo stesso anno hanno ricevuto sia una prestazione dall’assicurazione contro la disoccupazione che una rendita dall’assicurazione invalidità è invece diminuito del 25,3% tra il 2010 e il 2020, mentre è aumentato del 20,6% tra il 2020 e il 2021. L’unica categoria di persone beneficiarie che tra il 2010 e il 2021 ha segnato un aumento (+13,9%) è stata quella delle persone che nello stesso anno hanno fruito sia di un aiuto sociale che di una rendita dell’assicurazione invalidità.
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