Il 9,3% della popolazione ha ricevuto prestazioni sociali legate al bisogno che mirano a lottare contro la povertà (aiuto sociale in senso lato) nel 2021:
Il 48,6% di queste persone ha beneficiato di una prestazione complementare all'AVS/AI,
il 33,1% è stato sostenuto con una prestazione di aiuto sociale finanziario (chiamata anche aiuto sociale in senso stretto),
il 18,3% ha ottenuto una o più prestazioni, come gli aiuti per le famiglie (p.es. assegni di maternità, prestazioni complementari per le famiglie), gli anticipi degli alimenti, gli aiuti per l’alloggio, gli aiuti per la vecchiaia e l’invalidità e gli aiuti ai disoccupati.
Le prestazioni sociali legate al bisogno che mirano a lottare contro la povertà comprendono le prestazioni sociali anteposte e l’aiuto sociale finanziario. Quest’ultimo viene concesso solo se le altre prestazioni sociali anteposte non bastano per coprire le esigenze finanziarie.
Ogni Cantone eroga prestazioni di aiuto sociale finanziario, anticipi sugli alimenti e prestazioni complementari all’AVS/AI. Le altre prestazioni sono invece attribuite solo da alcuni Cantoni.
Le prestazioni sociali legate al bisogno che mirano a lottare contro la povertà sono chiamate anche aiuto sociale in senso lato. Comprendono l’insieme delle prestazioni sociali finanziarie legate al bisogno che i Cantoni versano per lottare contro la povertà. Tali prestazioni sono rilevate e descritte nell’ambito dell’inventario dell’aiuto sociale in senso lato. Per poter essere presa in considerazione nell’aiuto sociale in senso lato, una prestazione deve soddisfare i seguenti criteri:
- essere legata al bisogno
- essere diretta, ovvero aiutare una determinata persona
- essere fondata sulla legislazione cantonale
- essere di natura finanziaria, in forma di un contributo generale di mantenimento
- essere destinata a combattere la povertà.
La sua concessione deve essere garantita se il beneficiario soddisfa i criteri di attribuzione.
La quota delle prestazioni sociali legate al bisogno che mirano a lottare contro la povertà (aiuto sociale in senso lato) è passata dall’8,9% nel 2006 a 9,3% nel 2021.
Nello stesso periodo, la quota di aiuto sociale finanziario (aiuto sociale in senso stretto) è rimasta relativamente stabile a causa del concomitante aumento della popolazione, sebbene il numero di beneficiari sia aumentato.
Numero totale di beneficiari dell’aiuto sociale
Nelle seguenti analisi i beneficiari sono contati un’unica volta in base allo statuto di soggiorno più recente. Per esempio, una persona beneficiaria dell’aiuto sociale finanziario con un permesso di soggiorno C nel 2021 viene presa in conto una sola volta con questo permesso anche se in precedenza, nello stesso anno, dovesse essere stata in possesso ad esempio di un permesso B in quanto rifugiato/a con asilo.
Ciò porta alla creazione di un universo di base all’interno del quale non possono essere riprodotti gli indicatori delle singole statistiche parziali.
Questo universo di base può essere creato solo a partire dal 2016, poiché questo è l’anno della prima rilevazione della statistica dei beneficiari dell’aiuto sociale nel settore dell’asilo. Non sono possibili confronti con gli anni precedenti.
Le persone svizzere e quelle di nazionalità straniera con permesso di domicilio (permesso C) o di dimora annuale (permesso B) rappresentano l’71% delle persone beneficiarie dell’aiuto sociale e ne costituiscono quindi la maggioranza. Il restante 29% è costituito principalmente da rifugiati (permesso B o F), persone ammesse provvisoriamente (permesso F) o richiedenti asilo (permesso N).
Il totale delle persone beneficiarie dell’aiuto sociale in Svizzera è diminuito tra il 2020 (320 793 persone) e il 2021 (307 391 persone). Negli ultimi cinque anni, il calo più significativo è stato osservato tra i richiedenti l’asilo, il cui numero di beneficiari è sceso da 35 752 nel 2016 a 5 471 persone nel 2021, il che è in parte dovuto alla continua diminuzione del numero di nuove domande d’asilo.
È invece aumentato il numero delle persone beneficiarie dell'aiuto sociale che vivono in Svizzera come rifugiati con asilo o come persone ammesse provvisoriamente, da rispettivamente 21 895 e 22 813 nel 2016 a 41 832 e 30 300 nel 2021. Un aumento in seno a questi gruppi di persone si osserva anche nella popolazione residente (cfr. statistiche della segreteria di Stato della migrazione).