Dati amministrativi
Completare o, se necessario, correggere i dati menzionati nelle rubriche relative alla persona deceduta rispettivamente al medico che fa l'annuncio (dati trasmessi dall'ufficio di stato civile competente).
Ia: malattia iniziale, causa primaria
Indicare la malattia iniziale (causa primaria) che sta all'origine della catena di causa-effetto che alla fine ha condotto al decesso. Possono essere menzionate varie cause, ma la principale deve essere scritta per prima.
Esempi: cardiopatia ischemica, ipertensione (all'origine di un infarto), bronchite cronica ostruttiva (all'origine di una polmonite).
In caso di causa esterna, le circostanze (incidente, suicidio, reato di violenza) e/o i mezzi implicati (natura dell'incidente e modalità del suicidio o dell'aggressione) devono essere descritti con precisione. Se le circostanze sono sconosciute occorre menzionarlo.
In caso di complicazioni o di incidenti operatorie, precisare l'indicazione operatoria e la natura dell'incidente o della complicazione.
Esempi: pedone investito da un'automobile (all'origine di un'emorragia cerebrale), suicidio per ingestione di benzodiazepine, aggressione con coltello, annegamento in circostanze indeterminate (suicidio?, incidente?), colectomia per diverticolite con emorragia postoperatoria per allentamento di sutura (all'origine di uno shock emorragico).
Ib: malattia secondaria, causa diretta del decesso
Indicare la causa diretta o immediata del decesso, ovvero la malattia o la diagnosi situata al termine della catena di causalità che ha fatto seguito alla malattia iniziale / causa primaria. La diagnosi deve essere la conseguenza, a breve o a lungo termine, della malattia o della causa esterna menzionata sotto la.
È importante illustrare in modo chiaro la catena di causalità che ha portato dalla causa iniziale (la) alla causa diretta del decesso (lb). Se necessario è possibile indicare tappe intermedie.
Non menzionare «arresto cardiorespiratorio» se è stata individuata una diagnosi.
Esempi: infarto del miocardio (in seguito a una cardiopatia ischemica), broncopolmonite da aspirazione (in seguito ai postumi di un incidente vascolare cerebrale), fibrillazione ventricolare (in seguito a una cardiopatia aritmica), shock settico (in seguito a una polmonite da streptococco), rottura di varici esofagee (in seguito a una cirrosi epatica dovuta ad alcolismo cronico).
II: malattie concomitanti
Indicare le patologie rilevanti che, senza essere direttamente correlate con il concatenamento di cause che ha portato al decesso, possono avervi contribuito in modo indiretto.
Esempi: diabete mellito (Ia: bronchite cronica ostruttiva, Ib: broncopolmonite), obesità (Ia: polmonite da pneumococco, Ib: shock settico), altre patologie croniche.
Osservazioni
- Se i dati disponibili sul modulo non permettono di definire o di codificare in modo adeguato la causa iniziale del decesso, viene inoltrata al medico una richiesta di informazioni complementari (v. rubrica «Richieste di informazioni complementari frequenti»).
- Se non sono note o disponibili informazioni più precise (ad es.: causa esatta del decesso, localizzazione primaria di un tumore ecc.) è opportuno menzionarlo esplicitamente nella dichiarazione delle cause di morte.