Competenze transculturali

Questo indicatore mette in evidenza la capacità della società di accoglienza di ricevere o includere gruppi di popolazione percepiti come diversi da un punto di vista culturale e della nazionalità. Queste capacità sono importanti, in quanto facilitano i contatti fra la società maggioritaria e i gruppi minoritari in Svizzera.

Queste attitudini sono misurate da due punti di vista. Il primo illustra l’apertura della popolazione maggioritaria nei confronti delle differenze culturali nella vita quotidiana, mentre il secondo presenta la quota di persone secondo le quali la diversità delle origini nazionali e culturali costituisce un arricchimento per la cultura della Svizzera.

Nel 2020 il 74% della popolazione residente permanente di età compresa tra i 15 e gli 88 anni ha dimostrato apertura nei confronti delle differenze culturali nella vita quotidiana. Questa percentuale è più elevata tra la popolazione con passato migratorio (83%, contro il 68% tra la popolazione senza passato migratorio).

Dal 2018 al 2020, c'è stato un aumento significativo della percentuale di persone che non si sentono disturbate nella loro vita quotidiana da persone percepite come diverse nella popolazione con passato migratorio (dal 74% all'83%) e nella popolazione senza passato migratorio (dal 59% al 68%).

A causa di un cambiamento nella scala di misurazione di questo indicatore, un confronto con i risultati dell'anno 2016 non è legittimo (vedi definizione).

Nella Svizzera tedesca, romancia e in quella romanda, la popolazione senza passato migratorio è meno aperto nei confronti delle differenze culturali nella vita quotidiana. Nella Svizzera italofona, lo scarto tra i due gruppi di popolazione non è significativo.

In Svizzera il 74% della popolazione è dell’avviso che la diversità delle origini nazionali e culturali costituisca un arricchimento per la cultura del nostro Paese.  Con l'80% delle persone d'accordo con questa affermazione, la proporzione di persone che valutano la diversità come un valore aggiunto è significativamente più alta tra la popolazione con un passato migratorio (tutte le generazioni) che tra la popolazione senza passato migratorio (71%).

La percentuale di persone che contesta questa tesi, mostrandosi da piuttosto ad assolutamente in disaccordo, è pari al 19% della popolazione complessiva. Si osserva anche qui una netta differenza fra persone rispettivamente con e senza passato migratorio. Il tasso di individui in disaccordo con l’affermazione sfiora il’11% fra i primi, indipendentemente dalla generazione e si aggira intorno al 24% fra i secondi.

Solo una piccola percentuale della popolazione non si esprime sul tema. Questa percentuale è più consistente fra la popolazione con passato migratorio (8 contro 5% fra la popolazione senza passato migratorio).

Tra la popolazione senza passato migratorio, la quota di persone che crede che la diversità delle origini nazionali e culturali arricchisca la cultura svizzera è aumentata di quattro punti percentuali (dal 67% al 71%) tra il 2014 e il 2019.

Nella Regione del Lemano, la percentuale di persone che concorda con l’affermazione è più marcata fra la popolazione con passato migratorio.