I comportamenti delle donne in materia di fecondità vengono comparati per osservare le convergenze e le divergenze esistenti. Più che di integrazione si tratta di un indicatore di assimilazione, la cui misurazione consente di conoscere il contesto demografico e le problematiche che incontrano i gruppi di popolazione nell’organizzare la vita familiare. Nell’attuale contesto politico e sociale della Svizzera, per esempio, una donna con molti figli rischia di incontrare più ostacoli nella formazione e per costruirsi una carriera professionale.
Osservazione: Nelle versioni francese e tedesca di questa pagina, le tabelle sono state aggiornate con i dati più recenti. I grafici e i testi saranno aggiornati a breve.
Nel 2020, gli indicatori sintetici della fecondità delle madri svizzere e straniere nate in Svizzera sono molto simili (1,36 e 1,45). Fra le donne nate all’estero, invece, le differenze sono maggiori e gli indici più elevati: le svizzere presentano un ISF di 1,43 le straniere di 1,81.
Dal 2011, gli ISF delle madri nate in Svizzera e all’estero sono rimasti stabili, per cui le differenze tra questi indicatori sono mantenute.
In tutti i Cantoni, le donne nate all’estero (di qualsiasi nazionalità) registrano un ISF più elevato di quelle nate in Svizzera. Il divario relativo più importante determina un rapporto di 1,5 a 1 e si rileva nei Cantoni di Soletta e Giura.
Definizioni
L’indicatore sintetico della fecondità (ISF) fa riferimento al numero medio di figli che metterebbe al mondo una donna se si comportasse conformemente alla fecondità definita per età, rilevata durante un determinato anno. L’ISF equivale alla somma dei tassi di fecondità di tutte le età definite come feconde (da 15 a 49 anni).
Il tasso di fecondità per età delle donne corrisponde al numero di nascite con donne di X anni (età raggiunta) diviso per la popolazione femminile permanente con età media X.
Contatto
Ufficio federale di statistica Sezione Demografia e migrazioneEspace de l'Europe 10
CH-2010 Neuchâtel
Svizzera