Restrizioni legali nell’accesso al mercato del lavoro

Restrizioni legate alla cittadinanza

(Ultimo aggiornamento: 19 agosto 2019)

La nazionalità delle persone è determinante ai fini dell’ingresso in Svizzera con l’intenzione di esercitare un’attività lucrativa. Gli obblighi variano secondo la nazionalità del lavoratore. In base all’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALCP) [entrato in vigore il 1^° giugno 2002] si distinguono cittadini dell’UE-25 (UE17 + UE-8) / AELS, UE-2 e Croazia e cittadini di Stati terzi.

La libera circolazione delle persone è in vigore integralmente con gli Stati dell’UE-25/AELS. Include il diritto a entrare in Svizzera, a soggiornarvi, ad accedere a un impiego e a risiedervi come indipendente. Per esercitare un’attività lucrativa di una durata superiore a 90 giorni per anno civile, i cittadini provenienti da questi Stati hanno bisogno unicamente di un permesso di dimora che vale ugualmente come permesso di lavoro. Questo permesso viene tuttavia rilasciato solo se l’interessato presenta una dichiarazione d’impegno o un attestato di lavoro (contratto di lavoro). Presentando un tale documento di una durata pari o superiore a un anno, oppure indeterminata, il lavoratore dipendente riceve un permesso di dimora B UE/AELS valido cinque anni. I cittadini UE-25/AELS che giungono in Svizzera per lavorare in qualità di indipendente ricevono un permesso di dimora B UE/AELS valido cinque anni, a condizione che forniscano una prova dell’esercizio effettivo di un’attività lucrativa.

Le disposizioni transitorie sulla libera circolazione applicabili ai cittadini della Bulgaria e della Romania sono scadute il 1° giugno 2016.  In ragione della clausola di salvaguardia prevista dall’ALCP, nel 2017 il Consiglio federale ha nuovamente introdotto il sistema dei contingenti. Al termine del mandato fisso di 10 anni alla fine del mese di maggio 2019, i cittadini bulgari e rumeni beneficiano, dal 1° giugno 2019, della libera circolazione delle persone a tutti gli effetti, alle stesse condizioni dei cittadini degli altri Stati membri dell’UE-25.

Dal 1° gennaio 2017, i cittadini croati beneficiano della libera circolazione delle persone. Durante una fase di transizione suddivisa in più fasi, all’ammissione dei cittadini croati che intendono esercitare un’attività lucrativa in Svizzera si applicano condizioni speciali (restrizioni legate al mercato del lavoro e quote). La fase di transizione si concluderà alla fine del 2023. In caso di attivazione della clausola di salvaguardia, il Consiglio Federale può nuovamente fissare contingenti fino al 31 dicembre 2026.

In caso assunzione in Svizzera, i cittadini croati devono disporre di un permesso di lavoro dal primo giorno di attività anche se intendono esercitarla per un periodo inferiore a tre mesi. I cittadini croati che entrano in Svizzera per esercitare un’attività lucrativa indipendente ottengono un permesso di dimora UE/AELS valido cinque anni solo se portano la prova che esercitano effettivamente un’attività redditizia indipendente.

In linea di massima, l’ammissione dei cittadini di Paesi terzi al mercato del lavoro è possibile solo in maniera limitata. Sono soggetti a contingentamento (numero limitato di permessi) e i cittadini svizzeri e quelli degli Stati membri di UE e AELS beneficiano in sede di assunzione di una preferenza a livello nazionale. Oltre a condizioni di ingresso più restrittive, il livello di qualificazione del candidato proveniente da un Paese extracomunitario riveste un ruolo determinante: l’interessato potrà infatti beneficiare di un permesso di dimora solo se è uno specialista confermato (con competenze straordinarie in ambiti specifici), se è chiamato ad assumere incarichi di alta responsabilità all’interno di un’azienda (quadro) o se rientra negli «altri lavoratori qualificati».

Restrizioni legate a tipi di permesso, nazionalità, motivi di immigrazione e scopi del soggiorno

La nazionalità delle persone e il tipo di permesso di cui sono titolari sono determinanti ai fini della mobilità sul mercato del lavoro svizzero. Per mobilità sul mercato del lavoro si intendono: cambio di datore di lavoro, professione, luogo di attività (Cantone), tipo di attività (per esempio da salariato a indipendente), senza ricorrere a un nuovo permesso.

Indipendentemente dalla nazionalità del cittadino, il libretto C (o permesso di domicilio) conferisce agli stranieri quasi tutti i diritti dei cittadini svizzeri (parità di trattamento), in particolare nell’ambito del lavoro. Sul mercato del lavoro svizzero, i titolari di un libretto C non sono soggetti alla procedura di permesso per esercitare un’attività lucrativa da salariati o indipendenti. Il possesso di questo libretto consente di scegliere liberamente il datore di lavoro e il luogo di domicilio (mobilità professionale e geografica).

I cittadini dell’UE-17, a eccezione di Cipro e Malta, e dell’AELS ricevono questo libretto dopo un soggiorno regolare e ininterrotto di cinque anni. Il libretto C può essere rilasciato dopo cinque anni anche ai cittadini di Stati Uniti, Canada, Principato di Monaco, Vaticano, San Marino e Andorra, che sono soggetti a una regolamentazione speciale.

Per i cittadini di Cipro, Malta, UE-8, UE-2, Croazia e Stati terzi, il soggiorno regolare e ininterrotto deve essere di dieci anni (in linea di massima) per poter ricevere il permesso di domicilio. Il termine di dieci anni per l’ottenimento del libretto C può tuttavia scendere a cinque se la persona è sposata con uno(a) Svizzero(a) o con il(la) titolare di un permesso C, se è considerata come «ben integrata» o se è riconosciuta come rifugiata.

L’autorizzazione di soggiorno è concessa per una durata indeterminata e sottoposta a controllo ogni cinque anni.

Tutti i cittadini dell’UE e dell’EFTA ammessi sul mercato del lavoro e titolari di un libretto B beneficiano della mobilità professionale, il che significa che possono cambiare impiego o professione ed esercitare un’attività lucrativa indipendente. Il permesso vale per l’insieme del territorio svizzero. Il luogo di lavoro e di domicilio non devono necessariamente trovarsi nel medesimo Cantone. Per questo gruppo, il libretto B è valido cinque anni. Il permesso riguarda in primo luogo lavoratori con contratto di lavoro di durata uguale o superiore a un anno. In generale, trascorso il termine di cinque anni, il cittadino o si fa rinnovare il permesso senza altre formalità od ottiene un permesso di domicilio (vedi paragrafo sull’ottenimento del libretto C più sopra).

Stati terzi

Per i cittadini di Stati terzi, i permessi di dimora sono rilasciati per uno scopo specifico e possono essere soggetti a condizioni supplementari. Una nuova domanda va pertanto presentata se lo scopo del soggiorno cambia o se una condizione definita nel permesso non è più soddisfatta (p. es. cambio del settore di attività). Lo stesso dicasi per il passaggio a un’attività indipendente: in questo caso va presentata una domanda, eccezion fatta per i membri della famiglia di una persona di nazionalità svizzera, di un cittadino dell’UE/AELS o di un titolare di un libretto C.

La durata di validità iniziale del libretto B per i cittadini di Stati terzi è limitata a un anno. Il permesso di dimora è rinnovato di anno in anno sempreché nessun motivo vi si opponga (per esempio: reati, dipendenza dall’aiuto sociale, situazione sul mercato del lavoro).

L’ammissione provvisoria o libretto F è una misura disposta dalla Segretaria di Stato della migrazione (SEM) allorquando l’esecuzione dell’allontanamento non è possibile, non è ammissibile o non è ragionevolmente esigibile. Si distinguono due tipologie di ammissione provvisoria: quella con e quella senza riconoscimento dello statuto di rifugiato.

I rifugiati ammessi provvisoriamente sono autorizzati a esercitare un’attività lucrativa e a cambiare d’impiego e professione (senza tenere conto della situazione del mercato del lavoro od economica). I beneficiari di ammissione provvisoria senza riconoscimento dello statuto di rifugiati hanno bisogno di un permesso per esercitare un’attività lucrativa. In entrambi i casi l’accesso al mercato del lavoro per i titolari di questo libretto è legato alla disponibilità del datore di lavoro di avviare le pratiche necessarie.

L’ammissione provvisoria può essere accordata per una durata di 12 mesi e prolungata di volta in volta per 12 mesi.

Raggruppamento familiare

Tutti i cittadini dell’UE/AELS titolari di un permesso di dimora o di un permesso di dimora di breve durata possono farsi accompagnare, indipendentemente dalla loro nazionalità, dal coniuge o dal suo partner registrato e dai loro discendenti e da quelli del coniuge (di età inferiore a 21 anni o a carico) e dai rispettivi ascendenti (genitori e nonni) e quelli del coniuge che sono a loro carico.

I membri della famiglia (il coniuge e i figli di meno di 21 anni o a carico di una persona) che hanno beneficiato del raggruppamento familiare hanno diritto, indipendentemente dalla loro nazionalità, a svolgere un impiego o a stabilirsi come indipendenti su tutto il territorio svizzero e nel ramo economico di loro scelta.

Gli ascendenti entrati in Svizzera nel quadro di un raggruppamento familiare non possono invece esigere di esercitare un’attività lucrativa.

Matrimoni binazionali

In caso di matrimonio binazionale, lo(a) straniero(a) che sposa una persona svizzera ha diritto a un permesso di dimora (libretto B) ed è autorizzato a esercitare un’attività lucrativa. Nei suoi confronti non sono applicabili i tetti massimi di lavoratori stranieri ammessi ogni anno ed è equiparato(a) alla manodopera locale. Dopo un soggiorno ininterrotto di cinque anni in Svizzera, ha la possibilità di ottenere un permesso di domicilio (libretto C).