La stabilità finanziaria dell’AVS è in pericolo poiché le generazioni contraddistinte da una forte natalità raggiungono ora l’età di pensionamento. Nel contempo aumenta la speranza di vita media. Tra pochi anni le entrate dell’AVS non basteranno più per finanziare tutte le rendite.
La riforma Stabilizzazione dell’AVS (AVS 21) ha lo scopo di garantire il versamento delle rendite per i prossimi dieci anni circa. Prevede da un lato risparmi e dall’altro un aumento delle entrate.
La riforma dell’AVS comprende due oggetti in votazione. Il primo aumenta l’aliquota dell’IVA a favore dell’AVS. Questo aumento avviene mediante una modifica costituzionale che è obbligatoria- mente sottoposta a votazione. Il secondo adegua le prestazioni dell’AVS. Contro questa modifica di legge è stato chiesto il referen- dum. I due atti normativi sono collegati: se uno di essi è respinto, l’intera riforma fallisce.
Finanziamento supplementare dell’AVS mediante l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto
Per generare entrate supplementari a favore dell’AVS sarà aumentata l’imposta sul valore aggiunto (IVA): l’aliquota ridotta passerà dal 2,5 al 2,6 per cento, quella normale dal 7,7 all’8,1 per cento.