Comunicato stampa

Statistica strutturale delle imprese 2020 Calo del numero di imprese e di impieghi nel 2020: una prima dal 2011

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Vigorosa crescita occupazionale nel 2021

25.08.2022 -  Nel 2020, l’economia svizzera contava circa 617 000 imprese e poco meno di 5,3 milioni di impieghi. Dopo una crescita ininterrotta dall’inizio della serie statistica nel 2011, per la prima volta si osserva una flessione del numero di imprese e di impieghi. Rispetto al 2019, si registrano circa 900 unità e 33 000 posti di lavoro in meno: si tratta di un calo rispettivamente dello 0,1 e dello 0,6%. Particolarmente toccati sono stati i rami dell’alloggio e della ristorazione, con un calo rispettivo di circa 15 600 e 9900 impieghi. Questi sono gli ultimi risultati della statistica strutturale delle imprese (STATENT) realizzata dall’Ufficio federale di statistica (UST).

Il 2020 è stato caratterizzato dalle ripercussioni della pandemia di COVID-19 sull’economia svizzera e sul relativo mercato del lavoro. Tuttavia, gli effetti della crisi si ripercuotono solo parzialmente sulla STATENT: molte imprese hanno infatti fatto ricorso alle misure di sostegno previste dalle autorità per mantenere i rapporti di lavoro. Molti impieghi sono così stati garantiti grazie alle indennità per lavoro ridotto. Poiché la STATENT si basa sui rapporti contrattuali che implicano il versamento di contributi AVS, non riflette i cali di attività dovuti alle restrizioni imposte al buon funzionamento dell’apparato produttivo (p. es. divieto di esercizio). Soltanto le risoluzioni contrattuali comportano una diminuzione del livello occupazionale.

Calo dell’occupazione in tutti e tre i settori economici

Come negli ultimi anni, il settore primario ha continuato a perdere imprese e impieghi. Rispetto al 2019, il calo osservato è stato pari a 787 imprese (–1,5%) e a 560 impieghi (–0,4%). Nel settore terziario, nel 2020 l’aumento costante in atto dal 2011 ha subito una battuta d’arresto, segnando un leggero calo del numero sia di imprese (–328; –0,1%) che di impieghi (–20 261; –0,5%). Il settore secondario è l’unico a registrare un aumento del numero di imprese rispetto all’anno precedente (+199; +0,2%), tuttavia accompagnato da un calo degli impieghi (–12 289; –1,1%). 

La pandemia ha avuto un forte impatto sui rami dell’alloggio e della ristorazione 

L’occupazione è in calo nella maggior parte dei rami economici, alcuni dei quali hanno registrato una variazione particolarmente marcata. Le perdite più importanti riguardano i rami della ristorazione e dell’alloggio, con rispettivamente 15 641 e 9922 impieghi in meno (–9,0 e –13,3%). La flessione dell’occupazione ha avuto un forte impatto anche sul settore dei trasporti. In termini relativi (–15,4%), la diminuzione più marcata degli impieghi è stata osservata nel ramo della fabbricazione di mezzi di trasporto. Anche i trasporti marittimi e per vie d’acqua e il trasporto aereo presentano un saldo negativo, pari a –7,2%. Questi andamenti, particolarmente marcati nelle attività interessate dalle misure sanitarie, possono in parte essere ricondotti alle chiusure prolungate e ripetute nel 2020, con come possibile conseguenza il mancato rinnovo di contratti a tempo determinato o addirittura la soppressione di posti a tempo indeterminato. 

Nel 2020 alcuni rami hanno tuttavia registrato un aumento degli impieghi, come quello delle attività dei servizi sanitari (+12 581; +3,0%) e quello della ricerca e sviluppo scientifici (+2067; +8,3%), che si contraddistinguono per il miglior risultato in termini rispettivamente assoluti e relativi.

Il Ticino è l’unica Grande Regione ad annoverare più stabilimenti e impieghi nel 2020 

Il numero di stabilimenti è diminuito nella maggior parte delle Grandi Regioni. Il calo più marcato è stato osservato nella Svizzera nordoccidentale (–0,7%). Tra le Grandi Regioni, soltanto il Ticino e la Svizzera centrale hanno visto aumentare il numero di stabilimenti tra il 2019 e il 2020, anche se l’incremento è modesto (+1,3%; +0,5%). Per quanto riguarda gli impieghi, le variazioni rispetto al 2019 vanno dal –0,9% della Regione del Lemano al +0,3% del Ticino, unica Grande Regione a contabilizzare più impieghi rispetto a dodici mesi prima.

A livello cantonale, si constata una tendenza al ribasso sia per gli stabilimenti che per gli impieghi, ma in termini relativi i cali rimangono relativamente contenuti. Il Cantone di Glarona è quello che ha subito la perdita di impieghi maggiore (–2,6%). Lo stesso Cantone condivide il calo del numero di stabilimenti maggiore con i Cantoni del Giura e di Appenzello Esterno (–1,1%). Tra i pochi Cantoni in cui si osserva un aumento del numero di stabilimenti, il Ticino e Zugo hanno superato la soglia del +1%, con valori pari a rispettivamente +1,3 e +1,1%. Uri è l’unico Cantone dove l’aumento degli impieghi si situa al di sopra di questa soglia (+1,1%).

Informazioni complementari, come tabelle, si trovano nel PDF seguente.


 

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Calo del numero di imprese e di impieghi nel 2020: una prima dal 2011
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Statistica strutturale sulle imprese STATENT 2020


 

Nota

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https://www.bfs.admin.ch/content/bfs/it/home/statistiche/cataloghi-banche-dati/tabella.assetdetail.23304391.html