Comunicato stampa

Spese e personale di R+S della Confederazione nel 2021 Contrazione delle spese di ricerca e sviluppo della Confederazione nel 2021

27.06.2022 - Nel 2021 la Confederazione ha speso 2,2 miliardi di franchi per realizzare e sostenere attività di ricerca e sviluppo. Rispetto al 2019, ultimo anno osservato, tale cifra rappresenta una diminuzione di 413 milioni di franchi (–16%). La ragione principale è la mancata partecipazione al Programma quadro dell’Unione europea (UE) per la ricerca e l’innovazione «Horizon Europe». Tali risultati si basano sull’analisi di dati amministrativi svolta dall’Ufficio federale di statistica (UST).

Dopo diversi anni di crescita, tra il 2019 e il 2021 le spese federali per le attività di ricerca e sviluppo sono diminuite di 413 milioni di franchi (–16%), attestandosi a 2,2 miliardi di franchi. Il calo delle spese di R+S della Confederazione nel 2021 è dovuto principalmente alla cessazione dei versamenti alla Commissione europea per il Programma quadro per la ricerca e l’innovazione.

Nuova modalità di finanziamento

Il fatto che nel 2021 la Svizzera non ha partecipato al Programma quadro per la ricerca e l’innovazione dell’UE «Horizon Europe» ha avuto un forte impatto sulle spese di R+S della Confederazione. In quanto Paese terzo non associato, nel 2021 la Svizzera non ha potuto versare i contributi obbligatori alla Commissione europea. A titolo sostitutivo, i fondi originariamente destinati al contributo per l'Unione Europea sono invece stati utilizzati per finanziare direttamente la partecipazione della Svizzera ai progetti di ricerca e innovazione nell’ambito delle misure transitorie.

Questo cambiamento nelle modalità di finanziamento crea uno sfasamento temporale nei fondi effettivamente versati, registrati come spese per la ricerca. Infatti, le somme previste vengono assegnate ai ricercatori man mano che i progetti procedono e non più sotto forma di un unico versamento all’Unione europea, come era prassi negli ultimi anni. Questo divario basta a spiegare il calo delle spese totali della Confederazione per la ricerca. Considerando solo i contributi di R+S versati dalla Confederazione all’estero, si constata che gli importi sono scesi da 850 milioni di franchi nel 2019 a soli 292 milioni di franchi nel 2021.

In crescita il sostegno alla ricerca nazionale

La Confederazione sostiene la ricerca principalmente attraverso contributi nazionali e all’estero. Mentre i contributi all’estero sono diminuiti in modo significativo, nel 2021 quelli nazionali sono aumentati fino a raggiungere un importo pari a 1,6 miliardi di franchi, segnando un aumento dell’8% tra il 2019 e il 2021. Per il principale beneficiario dei contributi nazionali, ovvero il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), sono stati stanziati 1,1 miliardi di franchi, il che corrisponde a un aumento del 4%.

Nel 2021, le spese destinate alla ricerca all’interno delle unità della Confederazione (chiamate spese intra-muros) e ai mandati federali hanno registrato un aumento. Tra il 2019 e il 2021, le spese intra-muros della Confederazione sono progredite dell’8%, fino a raggiungere i 231 milioni di franchi. In calo dal 2012, nel 2021 i mandati della Confederazione hanno registrato una leggera ripresa (+4% rispetto al 2019), raggiungendo un importo pari a 70 milioni di franchi. Questo aumento è dovuto in particolare alla maggiore entità dei mandati svolti nel settore universitario in Svizzera per conto della Confederazione.

Agricoltura essenziale per la Confederazione 

Quasi la metà delle spese di R+S della Confederazione (contributi esclusi) è destinata all’agricoltura, per un totale di 149 milioni di franchi. La maggior parte delle attività di ricerca in questo campo è svolta dai centri federali per la ricerca agronomica («Agroscope»). Con l’11% delle spese, ovvero un importo di 32 milioni di franchi, il settore della difesa è il secondo per ordine di entità dei contributi. È seguito da altri tre settori: quello della produzione e tecnologia industriale, quello delle strutture e relazioni sociali (ciascuno dei quali rappresenta l’8% delle spese) e quello dell’ambiente, dove invece confluisce il 7% delle spese della Confederazione.

In continua progressione il personale di ricerca

Nel 2021 sono state 2184 le persone che hanno partecipato ad attività di ricerca e sviluppo in seno alla Confederazione. Si tratta di un aumento del 5% rispetto al 2019 (+106 persone). Considerando gli impieghi in equivalenti a tempo pieno (ETP), il personale di ricerca ha raggiunto i 1095 ETP (+5%). Questo aumento nel personale di ricerca della Confederazione è strettamente correlato all’incremento delle spese della Confederazione per svolgere le sue attività di ricerca. La quota femminile sul personale di ricerca continua a progredire (2021: 42%), segnando un incremento di nove punti percentuali rispetto al 2006.

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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Nota

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