Comunicato stampa

Beneficiari dell'aiuto sociale in Svizzera nel 2017 Nel 2017 l'aiuto sociale finanziario raggiunge quota 3,3%

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2022: calo della quota di aiuto sociale al 2,9%

18.12.2018 - Nel 2017 hanno percepito l’aiuto sociale finanziario 278 345 persone, in altre parole il 3,3% della popolazione residente ha ricevuto una prestazione di aiuto sociale almeno una volta durante l’anno. Negli ultimi anni la quota di aiuto sociale della popolazione di età compresa tra i 50 e i 64 anni è aumentata in modo superiore alla media, il che è da ricondurre soprattutto alle minori opportunità di rendersi rapidamente indipendenti dall’aiuto sociale. Sono questi alcuni dei risultati attuali tratti dalla statistica svizzera dell’aiuto sociale stilata dall’Ufficio federale di statistica (UST).

Rispetto all’anno precedente, nel 2017 il numero dei beneficiari dell’aiuto sociale è aumentato di circa 5000 unità, pari all’1,9%. Calcolando il numero di beneficiari dell’aiuto sociale in proporzione alla popolazione residente, si ottiene per il 2017 una quota nazionale di aiuto sociale pari al 3,3%, mentre le quote per Cantone sono rimaste quasi invariate rispetto agli anni precedenti. I Cantoni con centri urbani continuano a presentare quote di aiuto sociale superiori alla media, mentre quelli prevalentemente rurali registrano quote inferiori alla media.

Il rischio di ricorrere all’aiuto sociale è maggiore per bambini, divorziati e stranieri

I bambini e i giovani sotto i 18 anni, i divorziati e le persone di nazionalità straniera continuano ad essere coloro che beneficiano dell’aiuto sociale con maggiore frequenza. Mentre dal 2011 la quota di aiuto sociale dei minorenni è cresciuta dal 4,9% all’attuale 5,3%, nello stesso arco di tempo il rischio di ricorrere all’aiuto sociale da parte delle persone straniere è aumentato di 0,3 punti percentuali portandosi nel 2017 al 6,3%. Nel 2017 anche le persone divorziate hanno presentato un rischio di ricorrere all’aiuto sociale maggiore, con una quota del 5,6%.

In aumento il rischio di dipendere dall’aiuto sociale per le persone tra i 50 e i 64 anni

Tra i 50–64enni si è registrato un aumento relativamente marcato della quota di aiuto sociale tra il 2011 e il 2017, pari al 28% (2011: 2,5%; 2017: 3,2%). Nelle fasce tra i 18 e i 35 anni e tra i 36 e i 49 anni, invece, l’aumento è stato nettamente inferiore (risp. 8% e 12%). Nello stesso lasso di tempo la quota di aiuto sociale dell’intera popolazione ha registrato un incremento del 10%.

Tra il 2011 e il 2017 il numero delle persone tra i 50 e i 64 anni che percepiscono l’aiuto sociale è salito di circa il 40% passando da 38 484 a 54 615 persone, mentre nello stesso periodo la popolazione residente della stessa fascia di età è aumentata solo del 14%. Questo aumento è dovuto soprattutto ai beneficiari dell’aiuto sociale che ricorrono all’assistenza già da tempo. Ciò si può constatare osservando la durata media di percezione delle prestazioni assistenziali: nel 2011, nella fascia di età in questione era pari a circa 41 mesi, per poi aumentare a circa 54 mesi nel 2017 (32%). Nelle fasce di età più giovani, questo andamento è nettamente meno marcato.

I beneficiari dell’aiuto sociale tra i 50 e i 64 anni sono più istruiti rispetto a quelli più giovani

Tra i beneficiari dell’aiuto sociale, coloro che si trovano nella fascia di età tra i 50 e i 64 anni si contraddistinguono dai più giovani sotto diversi aspetti. Si individuano differenze rilevanti ad esempio nel grado di formazione: il 57% dei beneficiari dell’aiuto sociale tra i 50 e i 64 anni dispone di una formazione professionale o di un diploma universitario, mentre nella fascia di età dei 18–35enni e in quella dei 36–49enni, questa parte, rispettivamente pari al 42% e al 54%, è inferiore. Rispetto alla popolazione nel suo insieme, i giovani dispongono di una formazione migliore di quella delle persone più anziane. Rispetto ai giovani, l’istruzione di grado secondario II o terziario di persone più anziane sembra offrire una minore protezione dal rischio di dover ricorrere all’aiuto sociale.

Aiuto sociale nei settori dell’asilo e dei rifugiati

Stando alla statistica dei richiedenti l’asilo della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), nel 2017 il numero di richiedenti l’asilo era inferiore rispetto a quello del 2016. Questo andamento si rispecchia anche nell’aiuto sociale per il settore dell’asilo: nel 2016 hanno percepito l’aiuto sociale 55 504 persone, nel 2017 solo 50 714. Nel 2017, quindi, la quota di aiuto sociale delle persone del settore dell’asilo era pari al 90,4% (2016: 88,4%).

Il numero di persone del settore dei rifugiati beneficiarie di una prestazione di aiuto sociale, invece, è in continuo aumento: nel 2017 erano 27 945 e quindi 2401 in più rispetto all’anno precedente. All’interno di questa popolazione la quota di aiuto sociale si situa all’86,3% (2016: 85,8%). Per il 18,6% di queste persone assistite, la percezione di una prestazione di aiuto sociale si accompagna ad un’attività professionale (apprendisti compresi). Il 16,1% di esse sta seguendo una formazione e un ulteriore 6,7% è iscritto a un programma occupazionale o per l’integrazione professionale.

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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https://www.bfs.admin.ch/content/bfs/it/home/statistiche/cataloghi-banche-dati/carte.assetdetail.6546139.html