Comunicato stampa

Evoluzione dei salari nel 2018 Progressione dei salari nominali dello 0,5% nel 2018, calo dei salari reali dello 0,4%

Esiste anche una versione più recente del presente documento, disponibile al link seguente:
Aumento dei salari nominali dello 0,9% e calo di quelli reali dell'1,9% nel 2022

30.04.2019 - Nel 2018 l’indice svizzero dei salari nominali è aumentato in media dello 0,5% rispetto al 2017, attestandosi a 101,6 punti (base 2015 = 100). Considerato il tasso d’inflazione annuo medio pari a +0,9%, i salari reali hanno registrato un calo dello 0,4% (100,5 punti, base 2015 = 100), secondo i calcoli dell’Ufficio federale di statistica (UST).

Nel 2018 i salari nominali sono cresciuti in media dello 0,5% rispetto al 2017 (+0,4 nel 2017, +0,7% nel 2016 e +0,4% nel 2015). Tale crescita nominale conferma nuovamente la tendenza alla moderazione salariale osservata dal 2010, con dei tassi annui che non hanno superato il +1,0%.

Generalmente le decisioni relative agli adeguamenti salariali per il 2018 sono state prese alla fine del 2017, quando l’inflazione per l’anno seguente era stimata al +0,2%, mentre si è poi attestata al +0,9%. Il potere d’acquisto dei salari, risultato dell’aggiustamento dei salari nominali all’inflazione, ha quindi registrato per il secondo anno consecutivo un calo, pari allo 0,4% (–0,1% nel 2017). L’aumento dei salari effettivi (nominali) negoziato a titolo collettivo per il 2018 nell’ambito dei principali contratti collettivi di lavoro (CCL), cui è assoggettato quasi mezzo milione di dipendenti, è stato dello 0,3%.

Aumento nominale dello 0,3% nel settore secondario

I salari nominali sono aumentati in media del 0,3% nel settore industriale (+0,4 nel 2017, +0,4% nel 2016 e +0,5% nel 2015), attestandosi pertanto al di sotto del tasso globale del +0,5% dell’insieme dell’economia svizzera. I rami economici di tale settore hanno registrato una forte dispersione, compresa fra –0,4% e +1,7%. Per cinque di questi rami si è riscontrato un calo dei salari nominali.

Le crescite nominali più marcate sono state registrate nel ramo delle industrie chimica, farmaceutica, della cokefazione e della raffinazione (+1,7%) e nel ramo delle industrie della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche e di altri prodotti minerali non metalliferi (+1,1%). Il calo più importante dei salari nominali è invece stato registrato nell’industria del legno, della carta e della stampa (–0,4%), nonché nell’industria che fabbrica prodotti informatici, di elettronica, ottica, orologeria e apparecchiature elettriche (–0,3%).

Aumento nominale dello 0,5% nel settore terziario

Nel 2018 il settore terziario ha registrato un aumento dei salari nominali dello 0,5% (+0,4% nel 2017, +0,8% nel 2016 e +0,3% nel 2015). Le evoluzioni più marcate dei salari nominali sono state osservate nei rami dei servizi finanziari, delle attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative (+1,5%), seguiti da quelli dell’editoria, degli audiovisivi, delle attività radiotelevisive e delle telecomunicazioni (+1,4%) e da quello delle attività informatiche e altri servizi informativi (+1,4%). In questo settore quattro rami hanno riscontrato un calo dei salari nominali, tra cui quello delle attività professionali, scientifiche e tecniche (–0,1%) e quello dei servizi postali e attività di corriere (–0,1%).

Calo dei salari reali dello 0,4%

L’inflazione pari a +0,9%, in combinazione con l’aumento dei salari nominali dello 0,5%, ha portato a un calo dei salari reali dello 0,4% (–0,6% per il settore secondario –0,4% per quello terziario). Nel 2018 l’evoluzione dei salari reali si è attestata tra –1,3% e +0,8%. Nella maggior parte dei rami economici è stato riscontrato un calo dei salari reali.

Negli ultimi cinque anni (dal 2014 al 2018) il ritmo annuo medio della progressione dei salari reali è stato, per l’insieme dei salariati, dello 0,6% (+0,5% per gli uomini e +0,7% per le donne).

In questo lasso di tempo l’evoluzione media dei salari reali del settore secondario è stata pari a +0,5% all’anno. Ad aver maggiormente influenzato l’andamento al rialzo dei salari reali durante questi cinque anni sono stati due rami ad alta densità di ricerca e sviluppo e fortemente esportatori. Si tratta dell’industria chimica e farmaceutica (+1,1%) e di quelle della fabbricazione di prodotti informatici, elettronici, elettrici, ottici e dell’orologeria (+0,8%). Gli altri rami industriali hanno presentato tassi di crescita annui medi compresi tra +0,2% e +0,7%.

Nello stesso lasso di tempo il settore terziario ha registrato un incremento annuo medio dei salari reali dello 0,6%. Le evoluzioni più marcate dei salari reali sono state osservate nel ramo dei servizi finanziari e delle attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative (+1,1%) e nel ramo delle attività di editoria, audiovisive, radiotelevisive e delle telecomunicazioni (+0,9%). Gli aumenti reali medi più contenuti sono stati per contro registrati nel ramo del trasporto e magazzinaggio (+0,1%) e in quello delle attività amministrative e di servizi di supporto (+0,3%).

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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Progressione dei salari nominali dello 0,5% nel 2018, calo dei salari reali dello 0,4%
(PDF, 8 pagine, 418 kB)


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