Comunicato stampa

Rilevazione svizzera della struttura dei salari 2016 Nel 2016 il salario mediano ammontava a 6502 franchi

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Nel 2022 il salario mediano ammontava a 6788 franchi

Neuchâtel, 14 maggio 2018 (UST) - Nel 2016 il salario mediano per un impiego a tempo pieno era di 6502 franchi lordi al mese per l'insieme dell'economia svizzera. Le disparità salariali restano marcate a seconda dei rami economici e tra le regioni. Quasi un terzo dei dipendenti in Svizzera percepisce un bonus. Le differenze tra il vertice e la base della piramide dei salari sono rimaste stabili tra il 2008 e il 2016. È quanto rivelano i primi risultati della rilevazione svizzera della struttura dei salari realizzata dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Nel 2016 il salario mediano ammontava a 6502 franchi lordi al mese. Il 10% dei dipendenti meno remunerati ha guadagnato meno di 4313 franchi al mese, mentre il 10% meglio pagato ha percepito un salario superiore a 11 406 franchi.

Il panorama salariale svizzero presenta sensibili variazioni a seconda dei rami economici. I livelli di remunerazione sono chiaramente superiori al salario mediano nelle attività economiche a forte valore aggiunto, come le assicurazioni (8762 franchi), le attività informatiche e i servizi d'informazione (8900 franchi), i servizi finanziari (9742 franchi) o l'industria farmaceutica (9835 franchi). In fondo alla scala salariale troviamo l'industria tessile e dell'abbigliamento (5208 franchi), il commercio al dettaglio (4798 franchi), alberghi e ristoranti (4337 franchi) e i servizi personali (4076 franchi).

Differenze salariali stabili nel tempo

Tra il 2008 e il 2016 la forbice generale dei salari - ovvero la differenza globale tra i salari più elevati e quelli più bassi - è rimasta stabile, passando da un fattore 2,7 a 2,6. Nello stesso periodo, i salari del 10% delle persone meglio retribuite sono cresciuti del 6,3%. L'aumento salariale per i dipendenti appartenenti alla «classe media» è stato del 6,9%, mentre quello del 10% delle persone meno retribuite si situa al 9,9%.

Il valore dei bonus aumenta di nuovo nel 2016

Nel 2016, quasi un dipendente su tre (32,0%) ha ricevuto dei bonus, vale a dire un pagamento annuale irregolare che si aggiunge al salario di base. Tra il 2008 e il 2014 il valore monetario medio dei bonus versati è diminuito, passando da 11 698 franchi nel 2008 a 7939 franchi nel 2014. Nel 2016 l'importo dei bonus è aumentato nuovamente, raggiungendo il valore annuale medio di 9033 franchi.

L'ammontare dei bonus varia fortemente da un ramo economico all'altro e in funzione del livello di responsabilità nell'azienda. Per esempio, per i quadri superiori il valore monetario dei bonus raggiunge in media 15 267 franchi nel commercio al dettaglio, 24 108 franchi nelle costruzioni, 69 100 franchi nell'industria farmaceutica, 98 302 franchi nelle assicurazioni e fino a 100 651 franchi nelle banche.

Anche i dipendenti che non esercitano funzioni di quadro percepiscono dei bonus, seppure il loro valore monetario è sensibilmente più basso (3972 franchi). Da notare anche che in buona parte dei rami economici i bonus sono parte integrante del sistema globale di remunerazione del lavoro.

Il salario orario delle persone a tempo parziale è diverso da quello di chi lavora a tempo pieno

Per l'insieme dell'economia si constata che il salario orario dei dipendenti che lavorano a tempo parziale differisce da quello di coloro che lavorano a tempo pieno. La remunerazione delle persone che lavorano a tempo parziale con un grado di occupazione inferiore al 75% è sistematicamente più bassa di quella versata ai dipendenti che lavorano a tempo pieno. Generalmente queste differenze salariali sono tanto più grandi quanto più è elevata la funzione gerarchica occupata e basso il grado di occupazione. Le differenze nei salari orari sono per contro meno marcate tra i lavoratori a tempo pieno e quelli a tempo parziale con un grado di occupazione uguale o superiore al 75%.

Scende leggermente la quota dei posti a salario basso

In Svizzera nel 2016 c'erano circa 329 000 posti a salario basso, ovvero un livello di remunerazione inferiore ai 4335 franchi lordi al mese per un impiego a tempo pieno. Da notare che nell'insieme dell'economia il tasso di posti a salario basso tende a ridursi nel tempo (è passato dall'11,4% nel 2008 al 10,2% nel 2016).

Tra i rami economici caratterizzati da un elevato tasso di posti a salario basso si possono citare il commercio al dettaglio (25,7%), l'industria dell'abbigliamento (38,9%), la ristorazione (50,5%) o i servizi personali (59,1%). Nel 2016, quasi 474 000 persone occupavano dei posti a salario basso; il 66,4% di queste erano donne.

Meno elevate le disparità salariali tra uomini e donne

Nell'insieme dell'economia, nel 2016 le differenze salariali tra donne e uomini hanno raggiunto il 12,0%, contro il 12,5% nel 2014. Nel settore privato, nel 2016 le donne hanno guadagnato il 14,6% in meno degli uomini, mentre nel settore pubblico la differenza salariale globale tra i generi è stata del 12,5%. Questo differenziale dei livelli di remunerazione tra i sessi si spiega in parte con la diversità dei profili strutturali e delle attività esercitate (per esempio il livello di responsabilità del posto occupato o il ramo economico), che caratterizzano il diverso inserimento professionale del personale femminile e maschile sul mercato del lavoro.

Si constata che le disparità salariali tra donne e uomini sono tanto più marcate quanto più è elevato gerarchicamente il posto occupato. Le donne che ricoprono incarichi con elevate responsabilità guadagnano 8861 franchi lordi, mentre la remunerazione dei loro colleghi maschi che occupano posti analoghi è di 10 878 franchi, ovvero uno scarto del 18,5%. Il differenziale salariale a scapito del personale femminile è meno marcato per i posti di lavoro con meno responsabilità (10,5%) e scende all'8,4% per le donne senza funzioni di quadro.

Nel 2016, la ripartizione delle donne e degli uomini a livello di classi salariali era la seguente: il 60,0% dei posti con un salario inferiore a 4500 franchi lordi mensili era occupato da donne. Inversamente, l'83,3% degli impieghi con remunerazioni superiori ai 16 000 franchi lordi al mese era occupato da uomini.

Manodopera straniera: disparità secondo i permessi di soggiorno

Se si considera l'insieme dell'economia, la remunerazione dei dipendenti di nazionalità svizzera è in media più elevata di quella versata alla manodopera straniera, ovvero 6808 franchi contro 5893 franchi. Globalmente, questo differenziale salariale a favore dei dipendenti svizzeri rispetto al personale straniero si ritrova in tutte le categorie di permessi di soggiorno.

Se tuttavia si considerano i posti che richiedono elevate responsabilità, si può constatare che i salari versati alla manodopera straniera sono più elevati rispetto a quelli percepiti dai dipendenti di nazionalità svizzera. I frontalieri che ricoprono funzioni con elevate responsabilità guadagnano 10 750 franchi e i beneficiari di un permesso di dimora 12 247 franchi, contro i 10 136 franchi versati ai salariati svizzeri.

Questa situazione si capovolge se prendiamo in esame i posti di lavoro che non comportano responsabilità gerarchiche. Con 6190 franchi, la remunerazione dei dipendenti di nazionalità svizzera senza funzioni di quadro è superiore ai salari versati alla manodopera straniera, ovvero 5694 franchi per i frontalieri e 5161 franchi per i dipendenti con un permesso di dimora.

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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Nel 2016 il salario mediano ammontava a 6502 franchi
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