Comunicato stampa

Conti economici nazionali della Svizzera nel 2016 Leggera accelerazione della crescita economica svizzera nel 2016

Esiste anche una versione più recente del presente documento, disponibile al link seguente:
PIL della Svizzera in crescita del 2,6% nel 2022

Neuchâtel, 28.08.2017 (OFS) - Nel 2016 l'economia svizzera ha registrato un aumento del prodotto interno lordo (PIL) dell'1,4% ai prezzi dell'anno precedente (+1,2% nel 2015). La crescita si inserisce in un clima contrastato, caratterizzato da una forte progressione del commercio estero e degli investimenti in beni di equipaggiamento. Il reddito nazionale lordo (RNL) a prezzi correnti registra d'altro canto un calo dello 0,7% a seguito del deterioramento del saldo della bilancia dei redditi con l'estero. Queste prime stime 2016 dell'Ufficio federale di statistica (UST) sono accompagnate da una revisione dei risultati per il periodo dal 1995 al 2015.

A seguito di modifiche e revisioni significative di varie statistiche, l'UST pubblica serie temporali aggiornate dei Conti nazionali (CN). Questa revisione influisce limitatamente sul PIL degli anni 1995-2013. Il livello di quest'ultimo, infatti, sale in media dello 0,3% rispetto alla versione precedente, incidendo solo marginalmente sull'andamento congiunturale.

Le modifiche, tuttavia, sono maggiormente rilevanti per il periodo più recente (2013-2015). I risultati rivisitati indicano infatti una crescita più sostenuta, pari a 0,4 punti percentuali tra il 2013 e il 2014 come pure tra il 2014 e il 2015. La correzione al rialzo è dovuta principalmente alla revisione dei dati delle spese per ricerca e sviluppo (R+S) e, in misura minore, alle modifiche delle stime delle casse pensioni. Prima della revisione i risultati per il 2015 erano ancora provvisori; i cambiamenti constatati per quest'anno, pertanto, sono dovuti anche alla disponibilità di dati più completi.

Forte aumento della bilancia commerciale

Nel 2016, a prescindere dall'oro non monetario, il saldo della bilancia dei beni e servizi è aumentato dell'11,3% (salvo indicazione contraria i risultati sono indicati ai prezzi dell'anno precedente).

Questa evoluzione rilevante è riconducibile al forte miglioramento sia del saldo della bilancia dei beni sia di quello della bilancia dei servizi. L'aumento di quest'ultimo è dovuto alla maggiore crescita delle esportazioni rispetto alle importazioni (rispettivamente di +7,9% et +5,4%). I ricavi da licenze e i servizi alle imprese hanno contribuito a sostenere le esportazioni di servizi. Il saldo della bilancia dei beni (salvo l'oro non monetario) è aumentato dell'8,5%. La crescita è anch'essa dovuta ad un più marcato dinamismo delle esportazioni rispetto a quello delle importazioni (rispettivamente +6% e +5,2%). L'aumento delle esportazioni è imputabile alle industrie chimiche e farmaceutiche.

La R+S favorisce l'aumento degli investimenti

Per il terzo anno consecutivo gli investimenti sono aumentati in modo considerevole (+3,1%). Questo aumento è ancora una volta riconducibile alla progressione degli investimenti in beni d'equipaggiamento (+4,5%), sostenuti in particolare dalla R+S e dall'informatica. Con un aumento dello 0,9%, invece, la crescita nel settore delle costruzioni continua a rallentare (2015: +1,6%).

La spesa per consumi finali delle economie domestiche e delle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle economie domestiche sono progredite in maniera moderata (+1,5%; 2015: +1,8%). L'andamento favorevole del clima di consumo alla fine dell'anno, dovuto alle migliori prospettive di sviluppo della situazione economica, si è riflesso solo parzialmente sui risultati annuali.

Ripresa dell'industria e netto calo dei servizi finanziari

Dopo il contraccolpo dell'abbandono della soglia minima del tasso di cambio EUR/CHF nel 2015, l'industria manifatturiera ritrova la via della crescita (+1,8%). Tuttavia la situazione tra i rami di attività rimane molto eterogenea e molte parti dell'industria devono ancora fare i conti con delle difficoltà.

Per il terzo anno consecutivo il valore aggiunto delle banche è al ribasso e pesa sull'evoluzione del settore finanziario (-2,9%).

Il valore aggiunto dei servizi non finanziari (compreso il commercio) presenta invece un aumento significativo (+2,3%). Il commercio all'ingrosso - sostenuto dal commercio di transito - e rami importanti orientati al mercato interno hanno presentato un'evoluzione positiva del loro valore aggiunto. Il ramo dell'insegnamento e quello alberghiero e della ristorazione, invece, attestano un risultato negativo (rispettivamente di -1,5% e -0,7%).

Calo del reddito nazionale lordo (RNL)

Nel 2016 il RNL a prezzi correnti, che misura la somma dei redditi netti percepiti dalle unità residenti, registra un calo dello 0,7% (2015: +2,6%). Questo risultato è dovuto a una notevole riduzione dei redditi da capitali ricevuti dall'estero (-16,1%). Questo movimento è compensato solo in parte dalla diminuzione dei redditi da capitale versati all'estero (-13,5%). Analogamente, la crescita dei redditi da lavoro ricevuti dall'estero (+2,8%) non basta a compensare il costante aumento delle remunerazioni versate ai non residenti (+4,2%), il cui livello è nettamente superiore.

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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Leggera accelerazione della crescita economica svizzera nel 2016
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