Communiqué de presse

Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera nel primo trimestre 2020: offerta di lavoro Diminuzione delle ore di lavoro nelle due ultime settimane del primo trimestre a causa del COVID-19

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Nel quarto trimestre del 2023 il numero di persone occupate è aumentato del 2,2% e il tasso di disoccupazione ai sensi dell'ILO è sceso al 3,9%

14.05.2020 - Tra il primo trimestre 2019 e il primo trimestre 2020 il numero di persone occupate in Svizzera è aumentato dell’1,1%. Nello stesso periodo, il tasso di disoccupazione secondo la definizione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) è sceso dal 4,9 al 4,5%. Questi indicatori rispecchiano medie trimestrali che hanno patito l’impatto della crisi del COVID-19 in modo solo marginale. Tuttavia, dalle prime stime emerge un calo delle ore di lavoro nel corso delle ultime due settimane del trimestre. Questi sono alcuni dei risultati tratti dalla rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS).

Per la maggior parte, i risultati presentati in questa sede riportano valori medi del primo trimestre 2020. L’inasprimento delle misure di protezione della popolazione introdotte dal Consiglio federale il 16 marzo a causa della pandemia di COVID-19 ha riguardato solo due delle 13 settimane del trimestre. Gli indicatori della popolazione attiva occupata e della disoccupazione ai sensi dell’ILO ne sono quindi stati toccati solo marginalmente. Tuttavia, alla fine del comunicato è riportata una prima stima dell’andamento delle ore di lavoro durante il trimestre. Gli effetti della pandemia sul mercato del lavoro nel primo semestre del 2020 saranno analizzati più in dettaglio in un comunicato dell’UST previsto per settembre 2020.

Popolazione attiva occupata

In Svizzera, nel primo trimestre del 2020 risultavano occupati 5,103 milioni di persone, pari all’1,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Tra queste persone, il numero di uomini è aumentato dell’1,2% e quello delle donne dell’1,0%. In termini di equivalenti a tempo pieno (ETP), l’aumento tra i primi trimestri del 2019 e 2020 è stato pari all’1,6% (uomini: +1,1%, donne: +2,4%). Tra il quarto trimestre 2019 e il primo trimestre 2020, una volta corretto secondo le variazioni stagionali, l’andamento del numero di persone occupate e di quello di ETP era in crescita rispettivamente dello 0,4 e dello 0,9%.

Lavoratori svizzeri e stranieri

Tra il primo trimestre del 2019 e quello del 2020 il numero dei lavoratori stranieri è cresciuto del 3,2%; quello dei lavoratori svizzeri dello 0,2%. Nella categoria dei lavoratori stranieri, la progressione massima è stata registrata tra i frontalieri (permesso G: +4,5%; una parte dell’aumento, tuttavia, è dovuta a un effetto tecnico, v. allegato metodologico). Seguivano i titolari di un permesso di domicilio (permesso C: +3,6%) e quelli di un permesso di dimora (permesso B o L, in Svizzera da almeno 12 mesi: +1,8%). È invece diminuito il numero di persone attive occupate titolari di un permesso per dimoranti temporanei (permesso L, in Svizzera da meno di 12 mesi: –3,4%).

Disoccupazione in Svizzera e in Europa

Nel primo trimestre del 2020, in Svizzera si annoveravano 222 000 persone disoccupate secondo la definizione dell’ILO, ovvero 21 000 in meno rispetto a un anno prima. Questi disoccupati rappresentavano il 4,5% della popolazione attiva, cioè una quota inferiore a quella osservata nel primo trimestre del 2019 (4,9%). Il tasso di disoccupazione destagionalizzato ha segnato un leggero aumento rispetto al trimestre precedente (dal 4,1 al 4,2%). Tra i primi trimestri 2019 e 2020 il tasso di disoccupazione è calato sia nell’Unione europea (UE: dal 7,2 al 6,8%) sia nella zona Euro (ZE19: dall’8,1 al 7,6%).

Disoccupazione giovanile

In Svizzera, fra il primo trimestre 2019 e il primo trimestre 2020, il tasso di disoccupazione giovanile (giovani dai 15 ai 24 anni) ai sensi dell’ILO è rimasto stabile al 7,2%. Nello stesso lasso di tempo, ha subito una contrazione sia nell’Unione europea (UE: dal 15,9 al 15,3%) che nella zona euro (ZE19: dal 16,5 al 15,9%).

Disoccupazione secondo varie caratteristiche

Tra il primo trimestre del 2019 e quello del 2020, il tasso di disoccupazione ai sensi dell’ILO è diminuito sia per le persone di età compresa tra 25 e 49 anni (dal 4,9 al 4,3%) sia per quelle tra i 50 e i 64 anni (dal 4,6 al 4,1%). Questo tasso è rimasto stabile per gli uomini (dal 4,5 al 4,4%), mentre è calato per le donne (dal 5,4 al 4,6%). Lo stesso tasso si è fortemente ridotto per le persone senza formazione post-obbligatoria (dal 9,7 al 7,5%); è rimasto stabile per quelle con una formazione di grado secondario II (4,6%) e si è contratto dal 3,8 al 3,4% per le persone con una formazione di grado terziario. Nello stesso periodo, il tasso di disoccupazione ha subito una flessione tra le persone di nazionalità svizzera (dal 3,6 al 3,4%), contraendosi un po’ più marcatamente tra quelle di nazionalità straniera (dall’8,6 al 7,5%). Nel primo trimestre 2020, il tasso di disoccupazione ai sensi dell’ILO si è attestato al 5,5% tra le persone provenienti da Paesi dell’UE/AELS/UK e al 12,6% tra quelle provenienti da Paesi terzi.

Lavoro a tempo parziale e sottoccupazione

Nel primo trimestre 2020, i lavoratori a tempo parziale erano 1,744 milioni, pari a un leggero calo dello 0,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. La quota di persone occupate a tempo parziale è cresciuta di 0,2 punti percentuali tra gli uomini (dal 17,7 al 17,9%), segnando invece una flessione di 1,1 punti tra le donne (dal 60,0 al 58,9%). Tra coloro che lavorano a tempo parziale, 346 000 erano sottoccupati, cioè desideravano lavorare di più ed erano disponibili a farlo a breve termine. Nel primo trimestre del 2020 il tasso di sottoccupazione era pari al 7,0% della popolazione attiva, una percentuale stabile rispetto al primo trimestre del 2019. Nel primo trimestre 2020 questo tasso si è attestato al 3,7% tra gli uomini e al 10,8% tra le donne.

Stima dell’impatto della pandemia di COVID-19 sulle ore di lavoro

L’inasprimento delle misure di protezione della popolazione è stato introdotto il 16 marzo. Una prima stima dei suoi effetti sulle ore di lavoro indica un calo del 5,1% della durata effettiva della settimana lavorativa nel corso delle ultime due settimane del trimestre rispetto alle 11 precedenti. Il calo è stato più marcato tra i lavoratori e lavoratrici indipendenti (–6,9%) che tra quelli dipendenti (–4,7%). Se la durata di lavoro non si è contratta maggiormente lo si deve alla quota di persone assenti dal lavoro (una settimana intera) per ferie, che nelle prime 11 settimane del trimestre era dell’8,0% contro il 2,1% nelle ultime due. La diminuzione delle ferie nelle ultime due settimane di marzo non ha nulla di insolito; è tuttavia molto più marcata nel primo trimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (primo trimestre 2019: dal 7,5% nel corso delle prime 11 settimane del trimestre al 4,0% nelle ultime due).

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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Diminuzione delle ore di lavoro nelle due ultime settimane del primo trimestre a causa del COVID-19
(PDF, 12 pages, 523 kB)


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Enquête suisse sur la population active au 1e trimestre 2020: l'offre de travail


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https://www.bfs.admin.ch/content/bfs/fr/home/statistiques/travail-remuneration.assetdetail.12647468.html