Communiqué de presse

Rilevazione omnibus 2015: qualità dell'ambiente e comportamento ambientale La popolazione è più attenta al consumo energetico

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In Svizzera nove persone su dieci percepiscono i cambiamenti climatici

Neuchâtel, 26.01.2016 (UST) - Nel 2015, il 92% della popolazione considerava molto buona o abbastanza buona la qualità dell'ambiente in Svizzera. Il 42% ha ammesso di informarsi sempre sul consumo di energia all'acquisto di apparecchi elettrici (quattro anni fa era solo il 35%). Il 24% della popolazione si riteneva disturbato a casa propria dal rumore del traffico e il 19 % dall'inquinamento dell'aria. Sono questi i primi risultati di una rilevazione relativa all'ambiente, svolta dall'Ufficio federale di statistica (UST) per la seconda volta.

Nel 2015, il 95% della popolazione svizzera giudicava abbastanza buona o molto buona la qualità dell'ambiente nei dintorni di casa. La stessa opinione è stata espressa anche dal 92% della popolazione nei confronti della qualità dell'ambiente in Svizzera in generale. Valutazioni, queste, che corrispondono pressappoco a quelle del 2011. La qualità dell'ambiente su scala mondiale, invece, è stata valutata meno positivamente rispetto a quattro anni fa: allora il 23% della popolazione la riteneva molto buona o abbastanza buona, mentre nel 2015 tale percentuale è scesa al 20%. In entrambi gli anni di rilevazione circa i tre quarti della popolazione hanno ammesso che la qualità dell'ambiente nel luogo di domicilio influisce in maniera molto forte o abbastanza forte sulla qualità di vita personale.

Maggiore oculatezza nel consumo energetico, soprattutto tra i giovani

All'acquisto di piccoli apparecchi elettrici o di lampadine, la popolazione si è mostrata più attenta al consumo energetico rispetto a quattro anni fa: nel 2015 il 42% della popolazione ha ammesso di prestarvi sempre attenzione contro il 35% nel 2011. Sono in particolare i giovani tra i 15 e i 24 anni ad aver cambiato atteggiamento: se nel 2011 soltanto il 9% delle persone di questa fascia di età vi hanno sempre prestato attenzione, nel 2015 la quota è salita al 19%. Alla domanda se la popolazione abbassi sempre la temperatura del riscaldamento se l'appartamento rimane vuoto per almeno due giorni, il 44% ha risposto «sempre» e il 20% «mai». Per quanto riguarda il consumo di alimenti di agricoltura biologica, un altro dei comportamenti quotidiani rilevanti per l'ambiente, il 7% della popolazione acquista esclusivamente questi prodotti mentre la stessa percentuale di persone non lo fa mai.

Una persona su quattro disturbata dal rumore del traffico, una su cinque dall'inquinamento dell'aria

Nel 2015 il 24% della popolazione stando a casa propria con la finestra aperta si sentiva molto disturbato o abbastanza disturbato dal rumore del traffico, il 19% dall'inquinamento dell'aria intorno a casa e il 10% dalle radiazioni dei cavi dell'alta tensione o delle antenne telefoniche. Le cifre si muovono nello stesso ordine di grandezza di quelle del 2011. Salta all'occhio che le donne si sentano maggiormente disturbate dall'inquinamento dell'aria rispetto agli uomini (il 22% contro il 16%). Una differenza nella percezione del disturbo si riscontra anche tra le varie regioni linguistiche: in Svizzera italiana è maggiore (32%) rispetto a quella tedesca (18%) e a quella francese (20%). Il 93% della popolazione si è dichiarato molto o abbastanza soddisfatto del paesaggio nei dintorni di casa. Tra il 2011 e il 2015 la quota di persone molto soddisfatte del paesaggio nei dintorni di casa è scesa dal 56 al 49%.

Centrali nucleari percepite come il pericolo maggiore

Nel 2015 le centrali nucleari sono state giudicate molto pericolose per l'uomo e l'ambiente dal 40% della popolazione. Nel 2011 era il 47% ad essere di questa opinione. Va comunque tenuto presente che quell'anno il periodo di rilevazione era iniziato un mese e mezzo dopo l'incidente al reattore nucleare di Fukushima. Da allora è in particolare il giudizio degli uomini ad essere cambiato (il 42% nel 2011 contro il 33% nel 2015). Il 36% della popolazione ha indicato al secondo posto dei grandi pericoli per l'uomo e l'ambiente l'impoverimento delle specie animali e vegetali, seguito dall'aumento della temperatura globale in seguito ai cambiamenti climatici (34%) e dalle tecnologie genetiche per la produzione di derrate alimentari (32%). Nel complesso il 39% della popolazione era dell'opinione che l'inquinamento ambientale costituisca un problema molto grande o abbastanza grande per la Svizzera. L'inquinamento ambientale è stato percepito come problematico in particolare nelle aree di lingua italiana e francese (rispettivamente 49% e 48%), dalle donne (45%) e dalle persone di nazionalità svizzera (43%).


 

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