Communiqué de presse

Nuove imprese 2015 Nel 2015 la creazione di nuove imprese è calata del 6,9%

Neuchâtel, 05.10.2017 (UST) - Nel 2015 in Svizzera sono state create 39 526 imprese, ovvero 2952 in meno rispetto al 2014 (-6,9%). Ha subito un calo anche il numero di posti di lavoro generati da queste creazioni, passato da 56 996 nel 2014 a 54 623 nel 2015 (-4,2%). Queste evoluzioni sono dovute principalmente a un rallentamento della dinamica del settore terziario. La grande maggioranza delle nuove imprese conta un solo addetto. È quanto emerge dai principali risultati della statistica sulla demografia delle imprese (UDEMO) realizzata dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Con 34 491 creazioni «ex-nihilo» (davvero nuove) nel 2015, il settore terziario rappresenta, da solo, l'87,3% delle nuove imprese. Nonostante una diminuzione del 7,7% rispetto all'anno precedente, continua a raggruppare la maggior parte di queste ultime. I rami economici in cui è nato il numero più consistente di nuove imprese sono quelli delle «attività professionali, scientifiche e tecniche» (8242 unità, pari al 20,9% del totale), del «commercio e riparazioni» (4722; 11,9%) e della «sanità e servizi sociali» (4403; 11,1%).

Per quanto attiene ai posti di lavoro, i rami che ne hanno generati di più sono stati quelli delle «attività professionali, scientifiche e tecniche» (10 183 addetti, ovvero il 18,6% del totale dei posti di lavoro generati nell'arco del periodo di attività) e del «commercio e riparazioni» (6547; 12,0%), seguiti da quello delle «attività immobiliari e amministrative» (5675; 10,4%).

Il settore terziario meno dinamico rispetto al 2014

Tra il 2014 e il 2015, nel settore terziario il numero di nuove imprese e di posti di lavoro da esse generati è diminuito (risp. -7,7% e -5,4%). Anche nel settore secondario è stato registrato un calo, anche se nettamente meno marcato (-1,7%). Malgrado ciò, in questo settore il numero di posti di lavoro creati è aumentato (3,1%).

Il numero di nuove imprese e di posti di lavoro creati è diminuito nella maggior parte dei rami economici. Tra quelli che hanno subito le variazioni negative più marcate ve ne sono alcuni tra i più importanti in termini di creazioni: «commercio e riparazioni» (nuove imprese: -13,1; posti di lavoro creati: -9,9%), «sanità e servizi sociali» (-11,3%; -7,0%) e «altre attività di servizi» (-11,9%; -9,7%). Soltanto in tre rami si sono invece osservati degli aumenti sia in termini di imprese che di addetti. Tra questi, il ramo più performante è stato quello degli «Alberghi e ristoranti» (nuove imprese: +11,8; posti di lavoro creati: +16,8%). Va tuttavia sottolineato che la sua incidenza sul numero totale di creazioni rimane debole.

Zurigo, Vaud, Berna e Ticino in testa

Su scala cantonale, nel 2015 il Cantone di Zurigo ha fatto registrare il numero maggiore di nuove imprese (7235 unità, ovvero il 18,3% del totale), seguito dai Cantoni di Vaud (3825; 9,7%), di Berna (3790; 9,6%) e del Ticino (3121; 7,9%). I quattro Cantoni summenzionati sono anche quelli che, grazie alle creazioni di aziende, hanno generato il numero maggiore di posti di lavoro. I Cantoni di Nidvaldo, Ginevra e Vaud hanno registrato un aumento del numero di nuove imprese e di addetti rispetto al 2014. I Cantoni di Neuchâtel (nuove imprese: +3,0; posti di lavoro creati: -5,8%), del Giura (-0,4%; +3,3%) e del Ticino (-1,4%; +0,4%) sono gli unici in cui i due indicatori hanno registrato un'evoluzione divergente. In tutti gli altri Cantoni, nel 2015 si è assistito a una contrazione di questi dati rispetto al 2014.

La grande maggioranza delle nuove imprese conta un solo addetto

Malgrado un calo dell'8,8% rispetto al 2014, anche nel 2015 le imprese che prevedono un solo addetto rappresentano la grande maggioranza delle creazioni (82,2% del totale). L'incidenza delle nuove imprese che contano più di quattro addetti rimane molto debole (2,3%), anche se si osserva una leggera tendenza al rialzo. Anche per quanto riguarda gli addetti, le unità maggioritarie sono quelle più piccole. I posti di lavoro creati, infatti, sono riconducibili per il 59,5% a unità con un solo addetto, mentre per il 27,3% a unità che contano tra 2 e 4 addetti. Tra il 2014 e il 2015, la tendenza generale è stata al rialzo per tutte le classi di grandezza, tranne che per quella di «1 addetto».

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.