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Censimento delle aziende agricole 2018 L'agricoltura biologica si mantiene in crescita anche nel 2018

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Nel 2020 il 15% delle aziende agricole in Svizzera erano biologiche

28.05.2019 - Nel 2018 sono state recensite 50 852 aziende agricole, ovvero 768 in meno rispetto al 2017 (–1,5%). La valorizzazione della superficie utile totale, pari a 1,04 milioni di ettari, è stata garantita da 152 400 persone. Per quanto riguarda i capi di bestiame, gli effettivi di vacche da latte (–1%) e di suini (–2%) sono diminuiti, mentre il pollame (+1%) e i caprini (+3%) hanno registrato un aumento. L’agricoltura biologica, praticata da 7032 aziende sul 15,4% dei terreni, mantiene il suo ritmo di crescita. Queste sono le cifre che emergono dalla rilevazione della struttura delle aziende agricole 2018 condotta dall’Ufficio federale di statistica (UST).

Il numero di aziende agricole ha continuato a diminuire anche nel 2018, scendendo a 50 852 unità (–1,5%). Tale calo è proseguito a un ritmo simile a quello dell’anno precedente (–1,2%). Nel 2018 la superficie media delle aziende agricole in Svizzera era di 20,5 ettari, vale a dire il doppio della media osservata nel 1980 (10,3 ha). Il numero di aziende di oltre 30 ettari è aumentato (+1,6%), mentre cessazioni di attività e raggruppamenti hanno fatto calare quello delle aziende di dimensioni inferiori (–2,3%).

Rispetto al 1980, quando le aziende con oltre 30 ettari rappresentavano il 14% del totale della superficie agricola utile (SAU), nel 2018 questo dato si è attestato al 47% (496 100 ha). Il ritmo di crescita dell’agricoltura biologica osservato negli ultimi anni si è riconfermato anche nel 2018, anno in cui le norme biologiche sono state rispettate da 7032 produttori, che rappresentano un aumento del 4,9% rispetto all’anno precedente.

Colture biologiche più estese

Nel 2018 la maggior parte dei terreni detenuti dalle aziende agricole è costituita da prati naturali e pascoli (607 500 ha, ovvero il 58% della SAU). I campi occupano 398 100 ha (38% della SAU). I cereali (143 600 ha) rappresentano la coltura principale: 83 600 ha destinati all’alimentazione umana e 60 000 ha ai cereali da foraggio.

I terreni coltivati con le principali piante oleaginose indigene, tra cui la colza (22 811 ha, +11,7%) e i girasoli (5386 ha, +2,4%) sono più numerosi rispetto al 2017. Tra le altre superfici coltive (38 300 ha, ovvero il 4% della SAU), la vigna occupa 13 500 ettari e i frutteti 7100 ettari.

Le 7032 aziende agricole biologiche rilevate nel 2018 detengono una superficie in continua crescita, che raggiunge i 161 000 ettari, pari a oltre il 15% della SAU totale. L’espansione delle colture biologiche si osserva per tutti i Cantoni e tutte le colture. La produzione biologica si è affermata in particolare nell’orticoltura, di cui rappresenta il 19% in termini di superficie, ed è in progressione nella viticoltura (8% dei vigneti). Oltre la metà (60%) dei terreni destinati alle piante medicinali e aromatiche è coltivata all’insegna del marchio «bio».

Sempre meno vacche da latte

Prosegue la trasformazione in atto nell’allevamento bovino. Da un lato, l’effettivo di vacche da latte è sceso a 564 000 unità, segnando un calo di oltre il 10% in 10 anni. Sono meno numerosi anche gli allevatori di vacche da latte (25 800 aziende agricole), che però possiedono mandrie più grandi (22 capi per azienda). D’altro canto la produzione di carne bovina, in particolare di vacche nutrici, ha riconfermato la progressione già registrata negli ultimi anni (+1,7%, 125 454 vacche). Questa tendenza è riconducibile al balzo in avanti dell’agricoltura biologica: le aziende che rispettano tali norme detengono oltre un quarto dei bovini da allevamento.

Per quanto concerne il pollame, l’effettivo di polli da ingrasso è in leggero calo (–0,9%, 7 084 800 unità), mentre quello di galline ovaiole è aumentato (+6,2%), in continuità con la tendenza in corso da oltre un decennio. Il 18% delle galline ovaiole è allevato in aziende biologiche.

Per quanto riguarda l’allevamento suino, invece, le statistiche relative al 2018 confermano una diminuzione dell’effettivo già constatata da diversi anni. Sono diminuiti sia il numero di produttori
(–3,6%) che quello di capi di bestiame (–1,9%). Invece l’allevamento suino biologico, anche se molto marginale (3% dei suini), registra una crescita marcata: gli allevamenti biologici sono aumentati di oltre il 10% e il relativo effettivo del 6,2% rispetto al 2017.

L’effettivo ovino è rimasto stabile (343 470) nel 2018. La produzione biologica è maggiormente presente nelle aziende agricole che producono latte di pecora (56% dei produttori di latte). Infine, l’effettivo di caprini (+3,1%, 80 552 unità), essenzialmente localizzato in montagna, è in continua crescita.

La famiglia, pilastro della manodopera nel settore agricolo

Nel 2018 le aziende agricole hanno dato lavoro a 152 400 persone (–0,9% rispetto al 2017). I capiazienda e le loro famiglie rappresentano oltre i tre quarti degli addetti, e il 74% delle aziende agricole impiega esclusivamente membri della famiglia.

I due terzi dei capiazienda vi lavorava a tempo pieno, mentre gli altri impiegati collaborano soprattutto a tempo parziale (66%). Durante l’anno in esame l’agricoltura ha impiegato 55 400 donne, che tuttavia rappresentavano soltanto il 6,2% dell’insieme dei capiazienda.

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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