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Indagine sul budget delle economie domestiche 2016 Le economie domestiche spendono in media 210 franchi al mese in abbigliamento e calzature

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Con una media di 6706 franchi al mese, pressoché invariato il reddito disponibile nel 2021

19.11.2018 - Nel 2016 il reddito disponibile medio delle economie domestiche in Svizzera ammontava a 7124 franchi al mese. Gran parte di questa somma, ovvero 5310 franchi, è utilizzata per il consumo di beni e servizi. In abbigliamento e calzature le economie domestiche spendono in media 210 franchi. Questo è quanto emerge dai risultati dell'indagine sul budget delle economie domestiche del 2016, condotta dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Il reddito disponibile dell'economia domestica corrisponde al reddito lordo tolte le spese obbligatorie. Include i redditi di tutti i membri di un'economia domestica composta da 2,20 persone in media (come media di tutta la popolazione: persone sole, famiglie con figli, coppie ecc.). Spesso il livello dei redditi delle economie domestiche composte da una sola persona è più basso di quello delle economie domestiche di più persone, al quale può contribuire, appunto, più di una persona.

Nel reddito dell'economia domestica rientrano, oltre ai salari e alle indennità percepiti mensilmente, anche i versamenti annuali, come ad esempio la tredicesima mensilità, le rendite, le prestazioni sociali e i versamenti pecuniari provenienti da altre economie domestiche nonché i redditi da capitale, come interessi e dividendi.

Non tutte le economie domestiche, tuttavia, dispongono di 7124 franchi al mese. Nel 2016, il 59% delle economie domestiche presentava un reddito disponibile inferiore al valore medio svizzero.

Tre quarti dei redditi delle economie domestiche provengono dall'attività professionale

Dai risultati emerge che anche nel 2016 è stato il reddito da lavoro a costituire il pilastro più importante del budget domestico, incidendo sul reddito lordo nella misura del 75,4%. Le rendite e le prestazioni sociali cui viene destinato in media il 19,1% del budget, risultano la seconda fonte più importante del reddito delle economie domestiche.

Nel 2016 i redditi patrimoniali, invece, rivestivano un ruolo marginale (in media il 4,2% del reddito lordo) per una grande fetta delle economie domestiche, mentre superavano il 5% del reddito lordo solo per circa un settimo delle economie domestiche.

I trasferimenti da parte di altre economie domestiche (come per esempio gli alimenti) ammontavano in media all'1,3% del reddito lordo; per un'economia domestiche su 40 la quota di trasferimenti rappresentava oltre un quarto del reddito lordo. Tale situazione reddituale si rivela più frequente tra le economie domestiche monoparentali.

Spese obbligatorie: il 6,2% per i premi dell'assicurazione malattie obbligatoria

Nel 2016 le spese obbligatorie ammontavano a circa 2910 franchi al mese e impegnavano il 29% del reddito lordo. Le imposte costituiscono la voce principale, con in media 1153 franchi al mese, ovvero l'11,5% del reddito lordo.

Fanno inoltre parte delle spese obbligatorie anche i contributi alle assicurazioni sociali (circa 9,7% del reddito lordo), come i contributi AVS e alle casse pensioni nonché i premi per l'assicurazione malattie obbligatoria (6,2%) e i trasferimenti monetari verso altre economie domestiche (1,6%).

Spese di consumo: il 2,1% per abbigliamento e calzature

Il reddito disponibile è utilizzato in primo luogo per il consumo di beni e servizi (52,9% del reddito lordo). Nel budget domestico le spese per l'abitazione e l'energia, pari a circa 1476 franchi, ovvero il 14,7% del reddito lordo, costituiscono la voce più importante.

Le spese per abbigliamento e calzature, pari al 2,1%, sono una voce di spesa meno importante. Questi 210 franchi mensili per economia domestica si suddividono in spese per abbigliamento femminile (86 franchi al mese), abbigliamento maschile (50 franchi al mese), calzature (43 franchi al mese), nonché altre spese come indumenti per bambini, lavaggio a secco, stoffe ecc.

Altre voci di spesa importanti sono i trasporti (7,7%), come pure i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (6,3%). I premi delle assicurazioni complementari delle casse malati e delle altre assicurazioni non sono contabilizzati come spese di consumo, ma vengono anch'essi pagati con il reddito disponibile. A questa voce le economie domestiche hanno destinato complessivamente circa il 3,3% del reddito lordo nel 2016.

Quanto rimane?

Una volta coperte tutte le spese, nel 2016 alle economie domestiche rimanevano in media 1551 franchi al mese, l'equivalente del 15,5% del reddito lordo da destinare al risparmio. Generalmente le economie domestiche delle classi reddituali più basse (reddito lordo inferiore a 5000 franchi) non sono riuscite a mettere da parte nulla, dato che, spesso hanno speso più di quanto hanno percepito. Questo fenomeno è riconducibile tra l'altro al fatto che in questa classe figura una quota proporzionalmente elevata (quasi il 61%) di economie domestiche composte da pensionati, il cui budget domestico è finanziato in parte dall'erosione della sostanza.

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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