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Microcensimento mobilità e trasporti 2010 La popolazione è sempre più mobile e sceglie sempre più spesso il treno per spostarsi - L'automobile rimane il mezzo di trasporto principale

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Anche nel 2021 il tempo libero rimane di gran lunga il principale motivo di spostamento

Neuchâtel/Berna, 08.05.2012 (UST/ARE) - Nel 2010, ogni abitante in Svizzera ha percorso mediamente quasi 37 chilometri al giorno sul suolo nazionale. Rispetto al 2005, la distanza giornaliera è aumentata del 4%, principalmente perché sono cresciuti i chilometri percorsi in treno. Questi sono alcuni dei risultati che emergono dal microcensimento mobilità e trasporti pubblicato congiuntamente dall'Ufficio federale di statistica (UST) e dall'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE). Il microcensimento è una delle parti del nuovo censimento della popolazione, ora strutturato in moduli, che permette di analizzare in modo più preciso e completo i rapidi cambiamenti nella società.

Nel 2010, 63'000 persone hanno fornito informazioni sul proprio comportamento in materia di trasporti. Le elaborazioni hanno mostrato che una persona di 6 anni e più, residente in Svizzera ha percorso mediamente 36,7 chilometri al giorno sul suolo nazionale impiegando circa 92 minuti, compreso il tempo per i cambi e le coincidenze. L'indagine include anche i dati di quelle persone (circa il 10% della popolazione) che, al momento dell'intervista, si trovavano a casa. La popolazione ha percorso quotidianamente in automobile due terzi (23,8 km) della distanza giornaliera, 8,6 km usando i mezzi pubblici (treno, tram, bus, autopostale) e 2,8 km a piedi o in bicicletta. Rispetto al 2005, la distanza giornaliera complessiva (36,7 km) è aumentata di 1,5 km (+4,1%). Dopo un periodo abbastanza stabile tra il 2000 e il 2005, la tendenza all'incremento delle distante giornaliere si è confermata. La progressione attuale è riconducibile essenzialmente allo sviluppo dinamico dell'uso dei trasporti pubblici: nel 2010, infatti, ogni persona ha percorso il 27% di chilometri in più in treno rispetto a 5 anni prima. I risultati per i percorsi effettuati a piedi e in bicicletta sono rimasti invece pressoché invariati, e lo stesso dicasi per le distanze in automobile. Nonostante ciò, negli ultimi 5 anni il trasporto su strada è continuato a crescere, anche a causa dell'aumento della popolazione (+5,5% tra il 2005 e il 2010).

I giovani adulti percorrono le distanze più lunghe

La lunghezza del tragitto effettuato varia a seconda del gruppo di popolazione. Emerge infatti che le distanze giornaliere percorse dagli uomini superano di 11 km quelle delle donne. Gli uomini, inoltre, percorrono distanze maggiori e usano un po' più spesso l'automobile. Facendo un raffronto tra le varie classi di età, si nota che i giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 24 anni percorrono la distanza giornaliera più lunga, ovvero 49,2 km. Con l'aumentare dell'età diminuisce anche la distanza giornaliera: per i 65-79 anni ammonta a 25,8 chilometri, per gli ottantenni e oltre a 13,5 chilometri. Colpisce inoltre che le persone che vivono in un'economia domestica con un reddito elevato percorrono distanze giornaliere decisamente più grandi rispetto ai membri di economie domestiche con reddito relativamente basso.

Chi abita in periferia percorre più chilometri

La mobilità è sensibilmente influenzata dal luogo di domicilio. Le persone che abitano nelle agglomerazioni urbane non solo registrano i tragitti giornalieri medi più corti (31,9 km per persona), ma sono anche quelle che usano meno l'automobile. Più ci si allontana dai centri, più cresce la distanza giornaliera media percorsa in automobile. Sul conto degli abitanti degli spazi rurali periurbani, ovvero dei Comuni nella fascia periferica delle agglomerazioni, vanno invece gli spostamenti medi più lunghi (41,7 chilometri al giorno e per persona), per i quali si usa essenzialmente un mezzo di trasporto motorizzato individuale.

I principali scopi dello spostamento sono il tempo libero e il lavoro

Interrogata sulle ragioni della mobilità, la popolazione ha indicato nuovamente il tempo libero come scopo principale dello spostamento: il 40% delle distanze giornaliere percorse in Svizzera è riconducibile a questa categoria. Tra il 2005 e il 2010, tale quota è però diminuita di 5 punti percentuali. Un andamento inverso si registra invece per il secondo scopo dello spostamento, ovvero il lavoro: la quota di tragitto casa-lavoro sulla distanza giornaliera è lievemente aumentata e nel 2010 era del 24%. Decisamente più corte sono le distanze percorse per gli acquisti, le attività professionali, la formazione e per l'assistenza e l'accompagnamento. Il mezzo di trasporto preferito per questi spostamenti risulta chiaramente l'automobile, con quote che variano dal 60 al 90% a seconda della categoria. L'unica eccezione è costituita dalla formazione: il 63% dei chilometri del tragitto casa-scuola viene effettuato usando i trasporti pubblici, il 18% con la bicicletta o a piedi. La quota dei trasporti pubblici per quanto concerne il tragitto casa-lavoro raggiunge il 30%, e il mezzo preferito per questi spostamenti è di gran lunga il treno.

Un terzo della distanza annua è percorsa all'estero

Se si sommano tutti i tragitti effettuati sull'arco di un anno da una persona che risiede in Svizzera, si ottiene un risultato medio di quasi 20'500 chilometri, che equivalgono circa a mezza circonferenza della Terra. Questo totale comprende non solo le distanze giornaliere percorse in Svizzera, ma anche tutti i viaggi svolti all'estero. Questi infatti ammontano complessivamente a 6900 chilometri, un terzo circa della distanza annua.

In lieve calo le automobili delle economie domestiche

Nel 2010, il 79% delle economie domestiche possedeva almeno un'automobile. Negli ultimi 5 anni, il grado di motorizzazione delle economie domestiche è regredito di 2 punti percentuali. È interessante notare in questo contesto anche la sensibile flessione dei giovani adulti che possiedono una licenza di condurre: se nel 1994 il 71% dei giovani tra i 18 e i 24 anni aveva una licenza di condurre, nel 2010 questo valore non supera il 59%.


 

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