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Nati morti e mortalità infantile 2003 - 2010 Mortalità elevata per alcune categorie di neonati

Neuchâtel, 20.03.2012 (UST) - Nel 2010, la mortalità infantile è leggermente diminuita rispetto agli anni precedenti, attestandosi su 3,8 decessi per mille nati vivi. Secondo l'Ufficio federale di statistica (UST), il numero di nati morti e di decessi infantili resta relativamente stabile, malgrado l'aumento dei parti gemellari o delle nascite di bambini sottopeso, che presentano un rischio di decesso elevato.

Stabilità del numero di nati morti e decessi infantili

Attualmente in Svizzera ogni anno si registrano da 340 a 350 nati morti e da 300 a 330 decessi di bambini di meno di un anno di età. Nel 2010, il tasso di nati morti era di 4,3 nati morti ogni 1000 nascite e il tasso di mortalità infantile di 3,8 decessi ogni 1000 nati vivi. Negli ultimi anni queste cifre sono rimaste stabili, contrariamente ad altri Paesi dell'Europa occidentale o settentrionale, che oggi registrano tassi inferiori a quelli della Svizzera. Contemporaneamente, si assiste a una concentrazione dei decessi infantili durante le prime ore dopo il parto: attualmente quasi il 60% dei decessi si verifica durante le prime 24 ore contro solo il 27% nel 1990.

Particolarmente colpiti i bambini sottopeso e i grandi prematuri

Negli ultimi 20 anni, la percentuale di bambini che alla nascita pesano meno di 1000 g è raddoppiata, passando dallo 0,2% dei nati vivi nel 1990 allo 0,4% nel 2010. La mortalità di questi bambini è estremamente elevata: un terzo di essi muore prima di aver raggiunto un anno di età, il che rappresenta più di due decessi infantili su cinque. Il rischio di decesso sfiora inoltre il 50% per i grandi prematuri nati prima di 28 settimane di gravidanza: essi rappresentano meno dello 0,4% dei nati vivi, ma quasi la metà dei decessi infantili. Nella maggior parte dei casi, peso alla nascita estremamente basso e grande prematurità sono fattori legati.

Aumento delle gravidanze multiple

I bambini nati da gravidanze multiple nascono da 3 a 4 settimane prima e alla nascita pesano in media 1 kg di meno dei bambini nati da gravidanze semplici (2328 g contro 3329 g nel 2010). Ciò comporta una mortalità da 5 a 6 volte più elevata per i parti gemellari. Tra il 1990 e il 2010, la percentuale di parti multipli è aumentata del 56%, passando da 23 bambini su 1000 a 37 su 1000. Questa evoluzione si spiega con l'innalzamento dell'età media delle madri al momento del parto e un ricorso più frequente alla medicina della procreazione.

Fattori di rischio materni

Alcune caratteristiche della madre sono associate a un rischio più elevato di nati morti o di mortalit à infantile. Si registra una mortalità superiore ad esempio per le madri di meno 20 anni o quelle di 40 e più anni. I nati morti e i decessi infantili sono dal 40 al 50% più numerosi per i bambini di madri nubili, divorziate o vedove rispetto a quelli di madri sposate. I bambini di madri straniere presentano una mortalità superiore del 19% rispetto a quelli di madri svizzere.


 

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