Medienmitteilung

Statistica forestale svizzera 2018 Abbondante raccolta di legname nel 2018 per infestazioni di bostrico tipografo, siccità e tempeste

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Nel 2020 lo sfruttamento del legno torna a intensificarsi

16.07.2019 - Il volume complessivo (5,2 milioni di metri cubi) di legname raccolto nel 2018 è superiore dell’11% a quello dell’anno precedente. Il netto aumento è da ricondurre soprattutto alla forte infestazione da bostrico tipografo, causata dalla siccità estiva e dai danni conseguenti alle tempeste invernali di inizio 2018. Di conseguenza, in Svizzera, per la prima volta dal 2011, sono nuovamente stati raccolti cinque milioni di metri cubi di legno. È quanto emerge dalla statistica forestale dell’Ufficio federale di statistica (UST) e dalla rete di aziende forestali (RAF) dell’Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).

Come nell’anno precedente, nel 2018 è stata raccolta una quantità maggiore di tutti gli assortimenti di legno, ad eccezione di quello in pezzi destinato alla produzione di energia. Su questo aumento ha inciso in particolare l’eccedenza di raccolto di legname in tronchi, pari a 2,7 milioni di m3 (+14%). Anche i complessivi 1,16 milioni di m3 (+10%) di cippato per la produzione energetica e gli 0,59 milioni di m3 (+16%) di legname industriale hanno contribuito al secondo maggior raccolto di legname degli ultimi dieci anni. Non è stata constatata nessuna variazione di tendenza a lungo termine per la quantità di legno da energia che, con circa 0,74 milioni di m3 nel 2018, è leggermente inferiore a quella dell’anno precedente.

Suddiviso per assortimenti di legno di conifere e di latifoglie, si osserva che il raccolto di legno di latifoglie, pari a un volume di 1,6 milioni di m3, ha registrato un leggero calo, a fronte del quale la quantità di legno di conifere raccolta, con un plus di 0,6 milioni di m3 e un totale di 3,6 milioni di m3, è risultata più elevata. L’abete rosso, la specie arborea più importante per la produzione di legno, è stato particolarmente colpito dall’infestazione da bostrico tipografo, fatto che ha costretto i proprietari forestali a raccogliere più legname di conifere di quanto previsto.

Grandi differenze regionali

Nella regione del Mittelland, l’aumento del 22% del legname raccolto, pari a 2,14 milioni di m3, è stato di gran lunga il maggiore. Nel 2018 l’aumento medio è stato osservato nelle Prealpi, con rispettivamente 1,13 milioni di m3 (+8%) e 0,87 milioni di m3 (+6%) di legno raccolto nel versante sudalpino/alpino. Nel Giura il raccolto di 1,05 milioni di m3 è rimasto praticamente invariato rispetto all’anno precedente. Ciò dimostra che nella secca estate del 2018 è nella regione del Mittelland che il bostrico ha imperversato maggiormente.

I cantoni di Berna (0,99 milioni di m3), Zurigo (0,51 milioni di m3), Argovia (0,45 milioni di m3) e Vaud (0,40 milioni di m3) l’anno scorso hanno registrato i maggiori volumi di raccolta di legname e insieme hanno rappresentato quasi la metà del raccolto totale svizzero. Tutti e quattro i Cantoni hanno un’alta percentuale di superfici forestali nel Mittelland.

Nessun deficit di rilievo nonostante la situazione economica tesa

Le circa 670 aziende forestali svizzere hanno registrato nel 2018 entrate complessive di 539 milioni di franchi. A fronte delle entrate vi sono state spese per circa 578 milioni di franchi. Nonostante il difficile contesto economico, simile a quello del 2017, ciò ha comportato un deficit di circa 39 milioni di franchi. Secondo l’indice dei prezzi alla produzione, nel 2018 i prezzi del legno grezzo per i tronchi di conifere sono diminuiti di circa il 2% rispetto all’anno precedente. Nonostante l’immissione sul mercato di grandi quantità di legno bostricato, il calo dell’assortimento più importante si è mantenuto entro i limiti. Considerate le circostanze, quasi la metà delle aziende forestali svizzere ha ottenuto un risultato d’esercizio positivo.

Nel caso delle aziende rientranti nella rete di aziende forestali di prova (160 aziende forestali selezionate), che non sono state risparmiate dal bostrico (+13% di raccolta del legno), la situazione finanziaria è addirittura migliorata. Nel settore dello sfruttamento forestale i costi sono stati ridotti e il risultato medio per ettaro di superficie forestale produttiva è migliorato di 7 franchi. Anche la fornitura di servizi (+9 fr./ha) e la produzione di beni materiali (+5 fr./ha) hanno contribuito a ridurre il deficit delle aziende agricole di prova a 42 franchi per ettaro (anno precedente: 63 fr./ha).

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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