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Ricerca e sviluppo in Svizzera 2015 Raggiunto nel 2015 il livello record delle attività di ricerca in Svizzera

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Quasi 25 miliardi investiti nella ricerca in Svizzera nel 2021

Neuchâtel, 29.05.2017 (UST) - Nel 2015 la Svizzera ha stanziato oltre 22 miliardi di franchi per la ricerca e lo sviluppo (R+S), pari a un aumento del 10,5% rispetto al 2012, anno dell'ultima rilevazione. Queste attività sono state realizzate principalmente all'interno di imprese (71%) e scuole universitarie (27%) da poco meno di 125'000 persone. Nel raffronto internazionale l'economia svizzera si distingue per un'intensità delle attività di R+S tra le più elevate al mondo. È quanto emerge dai principali risultati in materia di R+S pubblicati dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Nel 2015 le spese legate alle attività di ricerca realizzate in Svizzera hanno totalizzato il livello record di 22,1 miliardi di franchi, il che corrisponde a un aumento del 10,5% rispetto al 2012, anno della rilevazione precedente. Considerato il contesto economico e monetario turbolento, questa crescita è sorprendentemente ampia. Il 2015 è infatti iniziato con l'abolizione del tasso di cambio minimo del franco svizzero da parte della BNS, che ha comportato un forte apprezzamento della valuta nazionale. Nonostante il contesto difficile, la crescita delle spese di R+S nel periodo 2012-2015 è stata nettamente superiore a quella dell'attività economica del Paese, misurata attraverso il prodotto interno lordo (PIL).

La R+S delle scuole universitarie s'intensifica più rapidamente della media nazionale

In Svizzera, in termini monetari, le imprese rimangono gli attori maggiori della ricerca (71% delle spese totali); il secondo settore per importanza, quello delle scuole universitarie, presenta una crescita superiore alla media nazionale. Una crescita sostenuta, che si osserva sin dall'inizio degli anni 2000, da cui consegue una progressione costante della quota relativa del settore delle scuole universitarie, che è passata dal 23% nel 2000 a quasi il 27% delle spese intra-muros per la R+S nel 2015.

La Svizzera, un Paese dall'intensa attività di R+S

Sulla scia della sostenuta crescita delle spese di R+S, superiore a quella del PIL, s'intensificano anche le attività di R+S nell'economia svizzera, nota per essere già sostenuta. Con il 3,4% del PIL speso in R+S, la Svizzera si situa tra i Paesi OCSE più attivi in questo settore, più precisamente al quarto posto, dietro a Israele, Corea del Sud e Giappone.

In forte crescita la ricerca fondamentale

Tra il 2012 e il 2015 la ricerca fondamentale è progredita del 44%, ovvero quattro volte più rapidamente del totale di tutte le spese di R+S. Questo netto incremento si deve prevalentemente al settore delle imprese private, che soleva devolvere solo una bassa quota di spese a questo tipo di ricerca.

Tuttavia, da qualche anno si assiste a un rinfocolamento dell'interesse per la ricerca fondamentale proprio da parte delle aziende private. Già nel 2012, infatti, l'aumento delle spese di R+S destinate alla ricerca fondamentale era stato superiore alla media in questo settore. Una tendenza, questa, che si è rafforzata nel 2015, dato che le aziende hanno più che raddoppiato le proprie spese a favore della ricerca fondamentale.

Aumenta il personale di R+S, ma diminuisce la quota di quello femminile

Parallelamente all'aumento dei mezzi finanziari stanziati per attività di R+S, cresce anche il personale attivo nel settore. Espresso in termini di impieghi in equivalenti a tempo pieno (ETP), il personale che si occupa di ricerca segue un andamento simile a quello delle spese di R+S, ovvero cresce del 7,9%.

In cifre assolute, le donne occupate nel settore della R+S aumentano, ma, se le si considera come quota relativa, la situazione appare del tutto diversa. Il numero di donne, infatti, è cresciuto molto meno rapidamente di quello degli uomini. Di conseguenza, dopo molti anni in cui è progredita (nel 2000 le donne costituivano il 28% degli occupati nella R+S), la quota relativa delle donne occupate nel settore è diminuita, passando dal 35% nel 2012 al 34% nel 2015.

Informazioni complementari, come tabelle e grafici, si trovano nel PDF seguente.


 

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